L’idea del ritorno a scuola in sicurezza comprende per molti la necessità di inserire la figura del medico scolastico. Ecco che la Regione Lazio, nella giornata del 1° settembre, ha firmato un’ordinanza con la quale si istituisce la figura.
Fra i primi a dare notizia è Roberta Lombardi, consigliere Regionale del Movimento Cinque stelle: “È di queste ore la bella notizia di questo importante risultato. Una vittoria 5stelle al servizio di studenti, genitori, insegnanti e di tutta la comunità scolastica che ci rincuora in questo momento così delicato in cui ci prepariamo a cominciare l’anno scolastico alle prese con le misure di sicurezza anti #COVID. Ora vogliamo un medico in ogni scuola d’Italia!“
“Ho firmato l’ordinanza per attivare le procedure per cercare medici, infermieri e assistenti sanitari nelle scuole e per i servizi educativi nel Lazio, da dedicare all’attività di prevenzione e controllo del Covid“, ha scritto su Facebook il Governatore del Lazio Nicola Zingaretti. “Dopo i test sierologici ai docenti e al personale con l’operazione #ScuoleSicure stiamo mettendo in campo una squadra di professionisti sanitari per far ripartire in sicurezza le nostre attività didattiche“, conclude il governatore laziale.
“Sarà compito della Direzione regionale Salute – si legge sulla nota della Regione Lazio –definire il fabbisogno e il numero dei professionisti sanitari da impiegare presso ciascuna Asl. Si stima un fabbisogno di circa 500 unità. “
Non è la prima Regione che si muove verso questa direzione: la Regione Toscana, infatti, ha aperto una call proprio per individuare dei medici da inserire nelle Asl e mettere a disposizione delle scuole.
Per quanto riguarda il medico in ogni scuola, sappiamo che c’è un’apertura su questo tema direttamente dal Ministero della Salute: prima lo stesso Ministro Roberto Speranza aveva già avanzato le basi per la sua idea di stretta interconnessione fra scuola e sanità, invitando a “ricostruire un rapporto organico tra scuola e sanità, recuperando il senso di una norma del 1961 che introduceva la medicina scolastica, superata negli anni ’90. Una relazione organica costante della prevenzione sanitaria con le scuole“.
Anche il viceministro Sileri si è detto positivo: “Per una riapertura delle scuole in sicurezza bene il tampone, i test sierologici, il metro di distanza e poi ragioniamo, nei mesi a venire, sulla presenza del medico nelle scuole seguendo le valutazioni del Ministero della Salute”.
Secondo Valeria Fedeli, ex Ministra dell’Istruzione, si potrebbero dotare le scuole di un medico utilizzando i fondi del Mes.
Adesso bisognerà vedere come si organizzeranno le altre Regioni: non sarà facile istituire i presidi medici scolastici: infatti, come abbiamo già evidenziato, ogni medico dei dipartimenti di prevenzione delle Asl sarà il referente di ben 23 sedi scolastiche. Di fatto, questo vuol dire, che si potrà associare un presidio medico, in media, ogni cinque scuole autonome.
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