Lo abbiamo già anticipato: i docenti non verranno remunerati con un compenso extra per le attività di recupero di settembre. Tali attività dovranno rientrare nella didattica ordinaria.
Il Decreto Legge Sostegni bis da poco pubblicato in Gazzetta Ufficiale, all’articolo 58 comma 1, dedicato alle misure urgenti per la scuola, prevede, infatti, che a partire dal 1° settembre 2021 e fino all’inizio delle lezioni, l’eventuale integrazione e il rafforzamento degli apprendimenti, siano attivati, quale attività didattica ordinaria, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
Testo Decreto legge n. 73 del 25 maggio 2021 (Sostegni Bis)
Niente costi aggiuntivi per lo Stato, insomma, solo attività svolte nei limiti degli ordinari stanziamenti di bilancio.
Scuola d’estate
Va ricordato tuttavia che nell’ambito di ulteriori attività di recupero degli apprendimenti, di tipo aggiuntivo a quelle ordinarie, le scuole hanno l’opportunità di attingere ai fondi del Piano scuola d’estate. In vista del rientro in classe a settembre, infatti, il Piano scuola d’estate, come abbiamo già indicato, prevede attività di rinforzo e potenziamento delle competenze disciplinari e relazionali con intro al nuovo anno scolastico. Un suggerimento particolare del Ministero è quello di attivare anche sportelli di ascolto psicologico e tematici, quali lo sportello autismo.
Nel dossier del 27 maggio che accompagnerà la discussione del Dl sostegni alle Camere in vista della conversione in legge, viene chiarito: Al riguardo, si ricorda che, in attuazione di quanto previsto dall’art. 31, co. 6, del D.L. 41/2021 (L. 69/2021) – che ha incrementato di € 150 mln per il 2021 il Fondo per l’arricchimento e l’ampliamento dell’offerta formativa e per gli interventi perequativi al fine di supportare le istituzioni scolastiche ed educative statali nella gestione della situazione emergenziale e nello sviluppo di attività volte a potenziare l’offerta formativa extracurricolare, il recupero delle competenze di base, il consolidamento delle competenze disciplinari, e a promuovere il recupero della socialità, della proattività e della vita di gruppo degli studenti – con comunicato del 27 aprile 2021 il Ministero dell’istruzione ha reso noto il c.d. Piano estate, articolato in 3 fasi.
La Faq del Mi
Quali tipologie di iniziative possono essere realizzate nella III fase (settembre 2021)?
La III Fase ha l’obiettivo di accompagnare gli studenti alla partenza del nuovo anno scolastico, mediante contatti personali e riflessioni, incoraggiati e sostenuti per affrontare la prossima esperienza scolastica.
Si possono a tale fine ipotizzare, ad esempio, attività laboratoriali o momenti di ascolto, anche avvalendosi di collaborazioni esterne per sportelli informativi tematici o di supporto psicologico o, nel caso di materie afferenti specificatamente all’inclusione, potenziando ad esempio il ruolo dei CTS e di sportelli ad hoc (ad es. sportelli autismo).
È, inoltre, auspicabile affrontare tematiche legate al rinforzo disciplinare in un’ottica laboratoriale e di peer tutoring, anche autogestiti dagli studenti (in base all’età) e supervisionati da docenti tutor, avvalendosi delle innovazioni didattiche di cui si è fatta esperienza nell’ultimo anno: didattica blended, one to one, cooperative learning, realizzando unità formative brevi e autosufficienti, personalizzate e responsabilizzanti.
Quali fondi dal Piano scuola d’estate?
Ricordiamo che i fondi provenienti dal Piano scuola d’estate sono quelli relativi: al D.L. Sostegni che ha stanziato un totale di 150 milioni di euro (circa 18 mila euro per istituto), direttamente erogati alle scuole; ai fondi PON (320 milioni) il cui bando, scaduto il 21 maggio, ha visto aderire 7 scuole su 10; e all’avviso di cui al DM 48/2021 (40 milioni), per il quale le candidature si sono chiuse il 25 maggio.