Lunedì 17 gennaio, in Sicilia giorno di rientro in classe dopo le vacanze “allungate” dai sindaci di alcuni Comuni. Ma non per tutti. L’isola infatti risulta divisa in due tra chi è tornato a scuola per la prima volta nel 2022 e chi è rimasto a casa. Tanti sono infatti i Comuni in arancione (il resto è in giallo) e tante sono le ordinanze di chiusura. In molti casi dunque i sindaci, insieme alle Asl, decidono di mantenere chiuse le scuole e far decidere ai dirigenti scolastici se fare Dad.
Nelle due città principali, Palermo e Catania, si è tornati tra i banchi, nonostante le perplessità dei sindaci. Leoluca Orlando invoca norme più chiare e dati certi che al momento non sono forniti. Sulle ordinanze di chiusura, lo ricordiamo, è intervenuto più volte il Tar che ha stravolto le decisioni e riaperto le scuole. Alcuni sindaci dunque si vedono costretti a non poter chiudere i cancelli degli istituti pur non essendo d’accordo e chiedono in certi casi l’istituzione della zona rossa o arancione.
A Trapani scuole chiuse, così come a Salemi, Marsala ed Erice. A Castellammare del Golfo un’altra settimana di chiusura. A Messina il sindaco Cateno De Luca ha annunciato il ritorno in classe da lunedì 17 gennaio. Il Tar di Catania aveva infatti sospeso l’ordinanza di chiusura lo scorso venerdì. Ad Agrigento una nuova ordinanza di chiusura del sindaco è stata impugnata al Tar da un gruppo di genitori e dunque probabile il ritorno a scuola degli studenti. Stessa situazione a Siracusa dove il sindaco Francesco Italia ha annunciato la sospensione dell’ordinanza da parte del Tar.
Floridia: “Basta con le chiusure”
Nella giornata di ieri la sottosegretaria all’istruzione Barbara Floridia si era espressa negativamente contro la chiusura delle scuole in Sicilia augurandosi per il bene degli alunni, un rientro a breve a scuola in presenza.