Si è concluso con una fumata nera il vertice fra Governo e Regioni in merito al ritorno scuola: i temi chiave ancora incerti sono quelli delle mascherine, dei banchi innovativi e della gestione dei casi, ma il vero nodo è la questione trasporti, su cui ancora non si è trovato un accordo fra le parti.
In seguito ad un confronto serrato tra i governatori e l’Esecutivo, è stato concordato che le Regioni presenteranno delle proposte per far fronte al tema del trasporto pubblico, con particolare attenzione per le ore di punta che coincidono con gli orari di entrata e uscita dalle scuole.
Inoltre, il ministro dei Trasporti De Micheli sarebbe disponibile ad eventuali deroghe sul tema richiamando quindi ad una maggiore flessibilità. Più cauto, invece, il ministro della Salute Speranza che invita ad affidarsi alle indicazioni del Cts, contrario ad eventuali deroghe rispetto a quanto già stabilito per la tutela della sicurezza.
Tuttavia, nonostante il nulla di fatto, ci sarebbero due proposte già discusse tra De Micheli e i rappresentanti delle Regioni: la prima riguarda l’adozione a bordo dei mezzi di trasporto di separatori morbidi coerenti con le prescrizioni di sicurezza.
L’altra proposta concerne invece la differenziazione degli orari di apertura e di chiusura delle scuole, che permetterebbe di diluire nel tempo i flussi di accesso.
Ma non solo: sono state presentate altre proposte relative al trasporto pubblico locale spiegate dalla ministra, come ad esempio per quanto riguarda l’incremento della capienza in condizioni di sicurezza sui mezzi: in questo caso è prevista la definizione più ampia del concetto dei congiunti, estesa anche a compagni di classe e di lavoro; l’estensione anche dei tempi di permanenza a bordo per derogare al distanziamento di un metro. Infine, si parla anche della certificazione dei sistemi di aerazione e filtraggio dei mezzi, l’obbligo di mascherina chirurgica e differenziazione degli orari per diluire i flussi di passeggeri.
Bisogna anche sottolineare che la Commissione Trasporti delle Regioni ha chiesto al governo di valutare il “principio del gruppo abituale esteso ai componenti della stessa classe per derogare al metro di distanziamento per il raggruppamento di ragazzi che viaggiano insieme”. Si attende su questo ultimo punto una risposta chiara dal Cts.
“Ancora una volta l’ennesima riunione con il Governo, a ormai pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico, si è conclusa con un nulla di fatto: nessuna decisione sull’uso o meno delle mascherine in aula, né sulle modalità di rientro, così come sul trasporto pubblico locale“. Lo ha detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti in un post sulla sua pagina Facebook.
Per le Regioni, insomma, potrebbe essere caos.
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