Le ultime notizie in fatto di riapertura scuole superiori in Campania arrivano nella forma di un atto di richiamo sull’attività scolastica da parte della regione. Ma facciamo il punto.
Oggi 28 gennaio, a Napoli i casi di positività sono stati ben 1313 in netto aumento rispetto a ieri e il prof Ricciardi, consulente del Ministro Speranza, ha detto che Napoli dovrebbe essere posta in lockdown insieme a Milano e di conseguenza dovrebbero essere chiuse tutte le scuole, un tema ricorrente nelle dichiarazioni sia del prof. Ricciardi sia del Prof Gallo.
Mentre la situazione epidemiologica precipita, questa sera arriva ai DS campani della scuola superiore una raccomandazione della Regione di attenersi ad una linea decisamente prudenziale, un vademecum organizzativo per prevenire la diffusione del contagio in previsione dell’apertura degli istituti lunedì prossimo.
Come è noto il primo febbraio in Campania riprenderanno ad erogare didattica in presenza le scuole di ogni ordine e grado, quindi anche le scuole secondarie di secondo grado, dopo l’ apertura nelle scorse settimane della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado con tempi anche più abbreviati rispetto alla linea prudenziale di apertura adottata dalla Regione Campania, in seguito alla decisione del giudice monocratico dell’ aperura immediata delle scuole a seguito di un ricorso di un gruppo di genitori.
Ma la carenza dei trasporti resta ancora sullo sfondo come oggi denuncia il quotidiano la Repubblica, quindi si temono sia affollamenti dei mezzi pubblici sia il pericolo di contagio nelle scuole, dove si temono assembramenti, una situazione in pratica invariata rispetto a settembre, come hanno denunciato in questi giorni gli stessi DS.
Ci sono state anche manifestazioni di docenti e studenti per una riapertura delle scuole in sicurezza e alcune scuole superiori sono state occupate, mentre sono stati diffusi documenti di docenti di istituti napoletani che hanno segnalato il serio pericolo dell’apertura delle scuole e le difficoltà di una DDI sincrona.
Così, alla vigilia dell’apertura delle superiori, arrivano puntuali le raccomandazioni di Palazzo Santa Lucia, una sorta di Vademecum per i DS che in alcune scuole superiori potrebbe portare a rivedere decisioni collegiali di tipo organizzativo già prese per la riapertura lunedì 1 delle scuole in presenza.
1) Si prende atto della possibilità di una ripresa dei contagi che potrebbero aumentare proprio con la ripresa della didattica in presenza nella secondaria di secondo grado e quindi si raccomanda di adottare misure estremamente prudenziali nell’organizzazione delle attività scolastiche per evitare assembramenti in aula , nei corridoi e nei contesti di prossimità delle scuole.
2) Dal punto 1) deriva la raccomandazione di non superare il 50% ( quindi si possono prevedere percentuali anche inferiori) della presenza in aula delle singole classi, il DPCM a livello nazionale parla del 75%.
3) Una metà della classe frequenterà in classe e l’altra metà in collegamento on line, preferibilmente in modalità sincrona, ovviamente prevedendo rotazioni.
4) Sempre nel rispetto del 50% si dà ai genitori la possibilità ( on demanded) di optare per la fruizione della DAD, secondo il modello già adottato dal Governatore Emiliano in Puglia.
5) Si raccomanda anche di non differenziare l’orario di ingresso degli alunni, assicurando piuttosto il rispetto delle percentuali di presenza in aula attraverso forme di rotazioni.
6) Si raccomanda di assicurare su richiesta la DAD agli alunni in situazione di fragilità del sistema immunitario proprie o di persone conviventi ovvero sulla base di esigenze adeguatamente motivate.
Alla fine del vademecum organizzativo, le raccomandazioni regionali richiamano la competenza e le connesse responsabilità dei DS in ordine alla sussistenza delle condizioni di sicurezza nei propri istituti sia in termini generali sia in specifico riferimento all’osservanza delle misure anti-covid .
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