Il tema della riapertura delle scuole dopo Pasqua, specie di quelle dell’infanzia e di quelle primarie, su cui la politica e la società civile pressano, tra proteste e interrogazioni parlamentari, è legato a due questioni fondamentali: i tamponi alla popolazione studentesca e i vaccini al personale scuola.
A che punto siamo su questi due fronti? Quali le indicazioni del piano vaccinale del Governo? Mettersi in pari su entrambi gli aspetti è quanto mai urgente, perché lo stop and go delle continue alternanze tra chiusure e riaperture non fa bene alla didattica. Lo afferma Maddalena Gissi, segretaria nazionale Cisl scuola.
Della riapertura scuole dopo Pasqua parleremo anche nella nuova diretta di Tecnica della Scuola Live, venerdì 26 marzo 2021, ore 16:30, in un dibattito che coinvolgerà “Scuola bene comune” e “Priorità alla scuola” sul tema del rientro in classe, tra dati scientifici e spinte dal basso.
Sul fronte tamponi, un aspetto chiave della sicurezza e della prevenzione dal Covid-19, anche i presidi fanno sentire la propria voce. Tra loro Antonello Giannelli, Presidente dell’Associazione Presidi, che al Messaggero dichiara: il tracciamento “va fatto seriamente con tamponi a tappeto tra studenti e docenti. Ci sono le varianti e vanno intensificati i controlli. Lo chiediamo dall’inizio dell’anno, anche con gazebo della protezione civile nelle scuole, ma non è stato fatto”. E aggiunge: “è importante che queste indicazioni arrivino almeno una settimana prima della data di riapertura. Serve il tempo necessario per organizzare la scuola, soprattutto nel caso in cui dovesse servire maggior distanziamento in classe.”
Un obiettivo, peraltro, rispetto al quale la ex ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, ha sempre spinto, sin dagli accordi con le regioni di dicembre 2020, quando oltre a predisporre i tavoli di lavoro con le prefetture, si era stabilito che le regioni si impegnassero nel tracciamento interno alle scuole.
Ad ogni modo, pare che il Governo stia già lavorando sull’ipotesi dei tamponi a tappeto per la popolazione scolastica, nell’ottica di un tracciamento rapido da effettuarsi all’ingresso degli istituti.
Questo tracciamento potrebbe essere realizzato mediante test salivari che forniscono una risposta in pochi minuti. Tuttavia ad oggi i test su campione di saliva non sono ancora autorizzati in Italia e secondo l’Istituto superiore di sanità, i sistemi di raccolta della saliva non appaiono al momento adeguati per i più piccoli, soggetti non collaboranti, a causa del rischio di ingestione del dispositivo.
Quanto all’efficacia dei tamponi salivari, recenti ricerche stimano che essa sia piuttosto elevata e che si producano percentuali minime di falsi positivi. Il Corriere della Sera cita uno studio dell’Università di Padova nell’ambito del quale tutti i soggetti con risultati positivi alla saliva sono stati sottoposti entro 24 ore al tampone nasofaringeo (molecolare), rivelando una concordanza di esiti nel 98% dei casi. Insomma il confronto tra tampone molecolare (che, lo ricordiamo, è la prima scelta quanto ad efficacia poiché rileva il genoma -Rna- del virus nel campione biologico con ampia attendibilità di risultati) e test salivare, mostra una simile capacità di intercettare i casi positivi.
Quanto ai vaccini, la campagna vaccinale, nonostante il fermo di Astrazeneca da parte dell’Ema e di Aifa, procede speditamente, tanto che alcune regioni, come la Puglia, sono in dirittura d’arrivo.
Dichiara il Presidente della Regione Puglia Emiliano: “Tutto il personale scolastico della Puglia ha ricevuto la prima dose di Astrazeneca e si sta per completare anche la parte di personale con fragilità.”
In Campania, invece, prende avvio il passaporto vaccinale. Così, infatti, il Presidente De Luca: “Ad oggi sono state consegnate 170.000 card di avvenuta vaccinazione al personale sanitario che ha completato la somministrazione con la seconda dose. Sono circa 4 milioni le card di “passaporto vaccinale” già ordinate e saranno consegnate a tutti i cittadini vaccinati. L’obiettivo è utilizzare tale certificazione per rilanciare interi settori economici, in particolare il comparto turistico, cercando di legare la straordinaria offerta dei nostri territori alla certificazione di immunità degli operatori del settore.”
Quanto ai vaccini in generale, l’Europa attende la consegna di 360 milioni di dosi dal secondo trimestre di quest’anno. A dirlo è la presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen, in videoconferenza con i leader riuniti nel Consiglio europeo.
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