Uno studio del Politecnico di Torino e dell’Ufficio scolastico del Piemonte rilancia alcuni scenari per settembre quando si dovrebbe ritornare a scuola. Secondo quanto segnala La Stampa, ci sono tre scenari di rischio per la capienza delle aule.
I risultati saranno inviati presto al Ministero dell’Istruzione e alla task force diretta da Patrizio Bianchi.
L’ipotesi intermedia si basa su una componente di lezione in presenza e una a distanza via webcam. Il 50% della classe che è a scuola una settimana resta a casa la settimana seguente. Se la situazione di rischio è più alta, scendiamo al 25% per avere un distanziamento maggiore e la rotazione avviene su 4 settimane.
Grazie a un algoritmo creato da un architetto e un matematico si riesce a calcolare per ogni aula, a seconda del perimetro, della morfologia, dell’età degli occupanti, del distanziamento sociale (2 metri rischio basso, 2,5 medio e 3 alto), la densità di studenti gestibili in sicurezza e il numero di insegnanti da utilizzare.
Ogni scuola, sulla base delle elaborazioni, compilerà un proprio documento con la proposta di organizzazione del servizio più adatta al suo contesto e al tipo di utenza. Da questi lavori si estrapoleranno elementi comuni applicabili a tutte le scuole.