Un assegno per ogni figlio, a seconda del reddito e sostegno per educazione e custodia. La ministra per la Famiglia Elena Bonetti annuncia, con un post su Facebook, interventi in questo senso.
“La proposta che ho presentato – scrive la ministra – prevede un assegno per ogni figlio, almeno fino ai 14 anni, da aprile a dicembre, secondo il reddito Isee: 160 euro per redditi inferiori a 7mila euro, 120 per redditi tra i 7 e i 40mila euro, 80 euro per redditi superiori”.
“Allo stesso modo – prosegue – sono al lavoro per strutturare un’offerta di sostegno all’educazione e alla custodia dei figli: congedi parentali estesi, voucher baby sitter ma anche creazione di una rete che coinvolga terzo settore, volontariato, comuni per aiutare concretamente le famiglie e offrire occasioni di attività ludiche, ricreative, motorie, appena il lockdown sarà terminato. Alle famiglie occorrono garanzie e risposte concrete e tempestive, che le sostengano nella responsabilità inderogabile che i genitori hanno verso i figli. Non servono promesse, ma prontezza d’impegno e la certezza di una comunità Paese che le supporta. Mai come ora l’educazione delle giovani generazioni deve essere responsabilità di tutti. Sono i pilastri anche del Family act, che dovrà diventare la misura strutturale su cui costruire in modo solido e stabile un nuovo paradigma delle politiche familiari dal 2021″, conclude il ministro
Non solo. Sabato la ministra ha annunciato un piano da 30 milioni di euro per i centri estivi: “C’è la necessità di una salute integrale della persona che per i bambini è anche il gioco e fare dell’attività motoria e ricreativa. C’è stato un momento in cui non è stato possibile farlo ma oggi credo che ci sia la possibilità, con organizzazione e creatività, che gli spazi pubblici nei contesti urbani possano essere attrezzati nella loro divisione per permettere percorsi di gioco ad hoc in solitaria e mantenendo il distanziamento sociale”, ha spiegato la Ministra.
“Questo è necessario farlo in maniera graduale – ha aggiunto – anche per educare questa generazione di bambini e di giovani che devono essere resi consapevoli anche in vista di quando potremo ricominciare ad andare a scuola perché per farlo si dovranno rispettare regole a cui prima non eravamo sottoposti”.
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