Il tema della riapertura delle scuole preoccupa tutti, ma il presidente Conte cerca di rassicurare tutti con dichiarazioni ottimistiche: “La gestione del rientro a scuola a settembre comporterà ingenti costi di organizzazione; proprio a questo fine stanziamo 1 miliardo e 450 milioni di euro in due anni a beneficio della scuola”.
Dichiarazioni riprese anche dalla ministra Lucia Azzolina ma che non convincono neppure tutti i partner di Governo.
I più critici sono i parlamentari di Italia Viva che continuano a protestare.
Gabriele Toccafondi, capogruppo di IV nella Commissione Cultura della Camera, sottolinea: “Abbiamo le date per la riapertura di piscine, palestre, stabilimenti balneari e tatuatori. Parrucchieri, estetisti, bar e pub sono già aperti mentre sulla scuola non si sa ancora nulla; questa incertezza è insostenibile”.
“Voglio dire – spiega il deputato di Italia Viva – che l’ipotesi di rientro a scuola con raddoppio degli spazi tra studenti, lasciando 2 metri tra banco, e 4 metri quadrati per ogni ragazzo, significherebbe raddoppiare o quasi i costi della scuola per garantirla a tutti. Servirebbero aule, spazi, insegnanti e servizi in più, tutto questo equivale a molti miliardi”.
Miliardi che però al momento attuale non risultano disponibili, lascia intendere Toccafondi che aggiunge: “Servono assolutamente al più presto le linee guida per consentire alle migliaia di scuole italiane di prepararsi a riaccogliere i 9 milioni di bambini e ragazzi che a settembre, finalmente, torneranno in classe insieme ai loro insegnanti. In questi giorni sono invece circolate ipotesi di riapertura incompatibili sia con le finanze pubbliche che con le rette private e nessuna data. Ed in tutto questo contesto, dal Ministero arriva solo un grande silenzio”.
E conclude: “E’ inconcepibile che un settore da cui dipende il futuro dei nostri ragazzi sia la prima a chiudere e l’ultima a riaprire. Così si crea un immenso problema educativo. Specialisti, medici e ricercatori diano al più presto indicazioni di buonsenso sulla riapertura e la politica ci metta la faccia, perchè le scuole e i centri estivi servono e servono subito”.