Verrà presentata nelle prossime ore alla Camera una mozione sul tema della riapertura delle scuole indirizzata al Governo e sottoscritta da tutte le forze di maggioranza: lo rendono noto i capigruppo della Commissione Cultura della Camera Alessandra Carbonaro (M5S), Flavia Piccoli Nardelli (PD), Valentina Aprea (FI), Daniele Belotti (Lega), Gabrielle Toccafondi (Iv) e Alessandro Fusacchia (FacciamoEco).
“Obiettivo della mozione – spiegano – è impegnare il Governo a mettere in campo una serie di iniziative a sostegno del mondo della scuola, a partire dalla riapertura in sicurezza degli istituti di ogni ordine e grado il prima possibile”.
Dopo una lunga premessa la mozione propone un ampio elenco di richiesta rivolte al ministro Bianchi e al presidente Draghi.
Al primo posto c’è ovviamente la necessità di “intraprendere ogni possibile iniziativa finalizzata alla riapertura in sicurezza degli istituti scolastici e dei servizi educativi per l’infanzia”
Segue una serie di richieste volte a sostenere la riapertura: curare, con particolare attenzione, gli ambienti scolastici e l’impianto organizzativo a sostegno degli alunni con disabilità e con altri bisogni educativi speciali; garantire uniformità sul territorio nazionale delle decisioni relative all’apertura delle scuole; concludere nel minor tempo possibile la vaccinazione di tutto il personale scolastico; promuovere interventi specifici per l’istruzione e formazione professionale e per il sistema ITS; intervenire sul tema del trasporto pubblico locale; attivare modalità di recupero e consolidamento degli apprendimenti, in particolare nella scuola secondaria, anche al fine di recuperare i gap formativi che una scuola “a singhiozzo” ha creato; svolgere una ricognizione dell’impatto della chiusura delle mense scolastiche sulla povertà alimentare degli studenti.
Ma ci sono anche questioni più pedagogiche come il valutare con la massima trasparenza l’impatto della didattica a distanza e della didattica digitale sul livello degli apprendimenti degli studenti e sul benessere psico-fisico dei bambini e dei ragazzi, ricorrendo anche alla collaborazione dell’Invalsi.
Per concludere con una questione sulla quale proprio in questi giorni è in corso un confronto a tutto campo fra Stato, Regioni ed Enti Locali per capire come impiegare al meglio le risorse per le attività educative estive stanziate dal decreto legge 41.
Si tratta in proposito – sostengono le forze di maggioranza – di “prevedere approcci alternativi alla didattica online per l’insegnamento dell’educazione civica ambientale anche attraverso tramite la previsione dello svolgimento di lezioni presso parchi, parchi archeologici, orti botanici, riserve e oasi naturali, al fine di approfondire l’insegnamento mediante l’esperienza diretta con il territorio, e garantire al tempo stesso attività all’aperto nel rispetto delle misure cautelative, tali da concedere occasioni di ricreazione e socialità agli studenti”.
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