Riaprono le scuole, Obama parlerà agli studenti: protestano i conservatori
La scuola è sempre stata al centro dei suoi programmi. Così l’8 settembre, martedì a mezzogiorno ora locale (le 18 in Italia), in concomitanza con la riapertura delle scuole, il primo Capo di Stato statunitense di colore ed afro-americano, Barack Obama, parlerà dalla Wakefield High School di Arlington, in Virginia, per tenere un discorso rivolto direttamente agli studenti americani. Nell’intervento, durante il quale appariranno anche la star del basket LeBron James e la cantante Kelly Clarkson, il Presidente invita gli studenti ad affrontare con serietà e responsabilità gli studi. “Con il nuovo anno scolastico che inizia – dice Obama rivolgendosi agli studenti – vi invito a fissare gli obiettivi per la vostra educazione, a studiare sodo e a partecipare alle attività delle scuole in modo da cominciare a scoprire cosa vi appassiona“.
L’idea nasce da un progetto della fondazione di Bill e Melinda Gates in collaborazione con il colosso delle telecomunicazioni Viacom che trasmetterà il filmato sulle proprie reti, tra le quali anche Mtv e Comedy Central. Il progetto durerà complessivamente cinque anni e punta ad alzare il numero di diplomi e di “lauree” registrato ogni anno negli Stati Uniti.
Il discorso, che oltre che in televisione, attraverso sette canali, sarà diffuso ‘live’ su internet al sito www.WhiteHouse.gov, sta però creando non poche polemiche per i corposi ‘attacchi’ all’iniziativa attuati dall’opposizione repubblicana: Obama e la presidenza sono accusati di voler influenzare i bambini con messaggi dietro cui sono nascoste subdole motivazioni politiche. Come se non bastasse, molti commentatori radiofonici e blogger di destra hanno fomentato il sentimento di aperta ostilità di larghe zone d’America verso l’attuale governo. Il risultato è che migliaia di genitori e parenti conservatori temono che Obama voglia sfruttare quest’opportunità per diffondere idee “socialiste”, di sinistra ed antiamericane tra i bambini.
Anche i critici più moderati ritengono che l’idea di Obama oltrepassi i confini del coinvolgimento federale nell’istruzione e sono infastiditi per non sapere esattamente di cosa il presidente intenda parlare. E così molte scuole, soprattutto del tradizionalista Texas, hanno deciso di non mostrare il discorso.
La portavoce del dipartimento dell’educazione federale, Sandra Abrevaya, ha detto che quello di Obama “non è però un discorso politico. Vuole solo incoraggiare i ragazzi ad andare a scuola e fare il loro dovere con responsabilità. Le scuole possono liberamente decidere se assistere al discorso o no, non c’è alcun obbligo“. Così la Casa Bianca prima ricorda che anche George H.Bush fece un discorso simile alle scuole nel 1991. E poi, con una mossa a sorpresa, spiega che renderà noto il discorso del Presidente 24 ore prima della sua diffusione, in modo che tutti, compresi i genitori, possano leggerlo.