Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute, in una intervista a Repubblica, ha affermato: “Se non ampliamo il numero di vaccinati con la prima dose e se non somministriamo rapidamente la terza avremo una risalita forte, più di quella che vediamo ora. Avverrà presumibilmente tra gennaio e febbraio. Di sicuro però la mortalità sarà più ridotta di quella delle prime grandi ondate proprio grazie ai vaccini, che comunque un po’ proteggeranno”.
Sul vaccino per i bambini e su come convincere i genitori che esitano, Ricciardi suggerisce: “Spiegando loro che i vaccini sono sicuri e protettivi e che il rischio di contrarre l’infezione e di ammalarsi resta altissimo. D’altra parte la stragrande maggioranza dei vaccini viene somministrata proprio in età pediatrica”.
E Ricciardi avverte ancora: “Il vaccino resta lo strumento fondamentale, evita la malattia. È positivo che ci siano farmaci efficaci, ma hanno uno scopo diverso, cioè la cura. E tra l’altro sono enormemente più costosi. Non ce li potremmo permettere per milioni di persone e comunque usare solo quelli significherebbe avere più morti e malati. Sono due strumenti da integrare. Anche se abbiamo gli antibiotici, non smettiamo di usare il vaccino contro la meningite batterica”.
Similare allarme è stato lanciato sul quotidiano La Sicilia di Catania, dove gli ospedali più grandi della città etnea lentamente si stanno riempiendo, cosicché si rischia di non potere accogliere tutti coloro che chiedono soccorso.
Nella patria di Vincenzo Bellini, fra l’altro, i contagi corrono più di quanto sia stato previsto, risultando quella più colpita nell’intera Isola, e questo mentre si denuncia che solo il 73% dei cittadini si è immunizzato con due dossi e che 220 mila sarebbero le persone ancora senza vaccinazione.
