Categorie: Università e Afam

Ricerca, ecco i fondi per la valorizzazione delle eccellenze

La legge di Bilancio 2017 prevede l’erogazione di 271 milioni di euro previsti annualmente per rafforzare e valorizzare l’eccellenza della ricerca, con investimenti in capitale umano, infrastrutture di ricerca e attività didattiche di alta qualificazione.

A tal proposito, il ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli, ha firmato il decreto di nomina della commissione, formata da 7 personalità di alto profilo scientifico, che, a partire da una platea di potenziali 350 dipartimenti, dovrà definire la graduatoria dei primi 180 tenendo conto del numero massimo attribuibile ad ognuna delle 14 aree scientifiche CUN.
Contestualmente, riparte anche l’iter di approvazione del decreto per l’assegnazione delle 500 cattedre di eccellenza, cosiddette cattedre ‘Natta’, previste dalla legge di Stabilità del 2016.

Soddisfatta Fedeli: “il nostro sistema universitario può contare su importanti eccellenze. Valorizzarle significa fare un’operazione che guarda al futuro del Paese, delle giovani e dei giovani. Significa rendere il sistema più competitivo e in grado di confrontarsi al meglio nel panorama internazionale”. 

“Con il provvedimento sui dipartimenti – prosegue la Ministra – si immettono risorse fresche nel sistema e si investe sulle giovani e i giovani: fino al 70% dei fondi potrà essere utilizzato per assumere docenti valorizzandone talenti e idee, il resto servirà per rafforzare laboratori e strumenti di ricerca e sviluppare attività didattiche di alta qualificazione. Si tratta di una misura importante che si somma ai precedenti provvedimenti sulla liberalizzazione del turnover e che punta a creare le condizioni per migliorare gli ambienti di ricerca e didattica dei dipartimenti. Nell’ottica della valorizzazione delle eccellenze e della maggiore competitività del sistema va anche il decreto sulle cattedre Natta che riprende il suo iter e su cui stiamo lavorando con la Presidenza del Consiglio per far sì che sia assicurato, in linea con quanto chiesto dal Consiglio di Stato, l’ampio coinvolgimento della comunità universitaria e dei diversi settori scientifici. In un contesto globale sempre più basato sulla conoscenza, dalla società all’economia, è indubbio che università e ricerca siano perni fondamentali in quanto sistemi capaci di generare conoscenza non solo per rimanere al passo con i tempi, ma anche per poterli interpretare e governare”.

“Il Governo intende proseguire su questa strada, conclude il ministro Fedeli, la valorizzazione del merito e dell’eccellenza delle nostre giovani e dei nostri giovani sono questioni che interessano l’intero Paese e il suo tessuto produttivo. Educazione, formazione di qualità sono obiettivi – e moltiplicatori di risultati – che ci siamo prefissati aderendo all’Agenda 2030 dell’Onu per lo sviluppo sostenibile”.

  

I dipartimenti di eccellenza, come si legge sul comunicato Miur, saranno individuati attraverso la commissione nominata con decreto della Ministra.

Questa la composizione:

  • Prof.ssa Paola SEVERINO, Presidente
  • Prof.ssa Maria ANDALORO;

  • Prof.ssa Elisa BERTINO;
  • Prof.ssa Maria ESTEBAN;
  • Prof. Gianni FORTI;
  • Prof. Luigi GUISO;
  • Prof. Carlo SIRTORI.

Ogni dipartimento riceverà in media 1,350 milioni di euro annui. A questi fondi si aggiungeranno altri 250 mila euro vincolati per infrastrutture di ricerca  nei Dipartimenti di area scientifico-tecnologica.
La selezione finale  dei 180 Dipartimenti di eccellenza per il quinquennio 2018-2022 avverrà nel corso del 2017.
E’ prevista nelle prossime settimane l’individuazione dei criteri di selezione da parte commissione e successivamente saranno gli stessi Dipartimenti a candidarsi per via telematica, avendo a disposizione tre mesi per predisporre e presentare il proprio progetto di sviluppo dipartimentale quinquennale.

Potranno presentare domanda i Dipartimenti inseriti nell’elenco dei 350 individuati dall’ANVUR (Agenzia nazionale di valutazione dell’Università e della Ricerca) sulla base di un indicatore standardizzato di performance (ISPD) predisposto dalla stessa Agenzia.
L’indicatore ha messo a confronto, per ciascun settore disciplinare, la valutazione ottenuta dalle pubblicazioni delle docenti e dei docenti di ciascun Dipartimento nell’ultima Valutazione della Qualità della Ricerca (VQR) con le valutazioni medie del settore a livello nazionale. L’elenco dei 350 Dipartimenti individuati è da oggi disponibile sul sito del Ministero.

 

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Fabrizio De Angelis

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