Dopo aver disposto l’ammissione con riserva di un nutrito gruppo di aspiranti docenti alle prove scritte del concorso ordinario a cattedre indetto con DDG 82/2012, la sezione III bis del Tar Lazio-Roma in sede di merito ha accolto il ricorso degli avvocati catanesi Dino Caudullo e Salvatore Spataro, proposto in favore dei candidati che avevano conseguito nella prova preselettiva di ammissione al concorso un punteggio inferiore alla soglia minima di 35/50 prevista dal bando, ma che avevano comunque raggiunto la soglia di 30/50 pari alla sufficienza.
Con sentenza depositata lo scorso 28 maggio, accogliendo le tesi difensive proposte dagli avvocati Caudullo e Spataro, il Tar Lazio ha quindi annullato il bando di concorso proprio nella parte in cui era previsto lo stesso punteggio di 35/50, equivalente a sette decimi, anche per la prova preselettiva.
I giudici amministrativi hanno in particolare ritenuto affetta da “arbitrarietà” “illogicità” ed irragionevolezza detta disposizione del bando, tenuto conto che nelle procedure concorsuali la prova preselettiva non è volta a saggiare le conoscenze dei candidati, avendo solo come fine quello di sfoltire la platea degli stessi.
I ricorrenti che hanno superato le prove concorsuali e si trovano inseriti nella graduatoria di merito del concorso, potranno quindi aspirare all’assunzione a tempo indeterminato.