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“Riconoscere il merito a scuola”. Successo di pubblico e di interventi all’iniziativa di Scuolainsieme

L’incontro si è tenuto nell’aula magna dell’istituto socio-psico-pedagogico G. Turrisi Colonna di Catania ed è stato promosso dalla casa editrice “La Tecnica della Scuola” in collaborazione con Cavallotto librerie e Associazione etnea studi storico-filosofici di Catania. A coordinare i lavori, dopo i saluti del direttore responsabile della rivista, Gabriella Girgenti, è stata la preside dell’istituto catanese, Anna Maria Di Falco che, insieme alla professoressa Domenica Margarone, ha presentato una relazione sui “Punti forti e punti deboli della normativa scolastica” relativa alle nuove riforme.

“Merito ed eccellenza non sono sinonimi ma stanno in un rapporto analogo a quello che esiste tra insieme e sottoinsieme, quindi non c’è eccellenza senza merito e chi ha merito può eccellere nel contesto di riferimento”. Questo l’incipit dell’intervento del prof. Piero Cattaneo che ha parlato su “Merito ed eccellenza nel sistema formativo”, attraversando il concetto di “successo” così come è oggi inteso e condividendo il sistema premiante intrapreso dalla Gelmini e che andrebbe esteso a tutti gli attori della scuola, dagli studenti ai dirigenti scolastici, e a tutti gli ordini e gradi di scuola.

L’aumento dei bocciati è stato interpretato, dal Ministero dell’istruzione, come dato positivo di un miglioramento della qualità della scuola, come se “respingere” fosse frutto di una capacità selettiva che premia solo i migliori, destinati da andare avanti nella scuola (così come nella vita).

Nettamente contrario a questo sistema premiante è stato il preside Tino Maglia (anch’egli tra i relatori dell’incontro) che col suo intervento “Il problema dell’equità e del merito nella scuola di base” focalizzando la fenomenologia della scuola per tutti e per ciascuno.
“Il sistema premiante – ha detto Maglia – sovverte quello sviluppatosi dagli anni Settanta in poi che vedeva lo studio come un diritto universale e la scuola come luogo democratico dell’istruzione e della formazione per tutti e per ciascuno. Il merito – ha concluso – con tutta la sua riconosciuta dignità costituzionale, non può essere disatteso, ma non può significare selezione escludente e negativa per tanti ragazzi. Il riconoscimento del merito va coniugato con il problema dell’equità”.
Durante la discussione è stato sottolineato come l’alto numero dei bocciati deve essere visto come dato negativo in quanto il fenomeno, oltre a mettere in luce una sorta di “incapacità” della scuola a coinvolgere gli alunni, va a svilupparne un altro, cioè quello dei diplomifici. !I bocciati – ha ribadito – si rivolgono alle scuole paritarie per acquisire un diploma a pagamento”. Al tavolo dei relatori anche il prof. Giovanni Morello che è intervenuto, relativamente alla scuola di primo grado, sugli “assunti teorici e strategie didattico-pedagogiche per lo sviluppo dell’eccellenza. Esperienze didattiche agganciate ai problemi quotidiani degli allievi”.

Il dossier, pubblicato sul n. 1 di Scuolainsieme, oltre ad avere gli interventi dei citati relatori in modo più approfondito, è arricchito da altri interventi di Lucio Guasti, “Il significato pedagogico del merito e dell’eccellenza”; Andrea Porcarelli, “Coltivare i talenti per migliorare la società”; Maria Grazia Bergamo, “Strategie di promozione dell’eccellenza a scuola”; Donata Cucchiara, “Sperimentazione per classi parallele nello sviluppo di competenze. L’esperienza di tutoring degli allievi più dotati verso i compagni di classe.

L’evento, oltre ad essere pretesto di incontro fra gli autori di ScuolaInsieme e i lettori, ha voluto stimolare la riflessione su un tema di grande attualità che risulta pregnante nella scuola. È infatti il riconoscimento del merito, diverso e personale in ciascuno, che può garantire la piena espressione delle peculiari potenzialità di ogni studente.

Diversi ed interessanti gli interventi dei presenti all’iniziativa, molti dei quali dirigenti scolastici.

Alfio Patti

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