
Riconoscere l’anno 2013 al personale scolastico avrebbe pesanti ricadute sul bilancio pubblico, è
evidente.
Ma le “ricadute” già patite dai lavoratori in questi 12 anni non sono meritevoli di considerazione? Non è
bastato aver minato la fiducia “sospendendo” le regole durante il gioco, d’autorità? Non è bastato il lungo
silenzio successivo (Totò avrebbe detto: “facciamo gli gnorri?”) sostenuto, forse, dalla speranza
dell’oblio?
Non sarebbe arrivato il momento di risarcire un danno, restituendo per lealtà e giustizia ciò che è stato
tolto dalla carriera, dalle tasche e dalla fiducia dei lavoratori?
E’ una questione di dignità: prima lo si fa, meglio è!
Si riducano gli sprechi, anziché far sentire in colpa le vittime.
Gennaro Pascarella