In data 7 giugno 2005, la Corte d’Appello di Bari ha respinto i ricorsi avanzati dall’ Avvocatura dello Stato, sentenziando a favore del personale Ata che aveva presentato richiesta in primo grado, per aver riconosciuto il diritto all’anzianità maturata, nel passaggio del rapporto di lavoro dagli enti Locali allo Stato.
Le amministrazioni degli Istituti scolastici, in questo caso, dovranno provvedere all’inquadramento del personale Ata, che ha promosso il ricorso, patrocinato dalla Cgil Flc (Federazione Lavoratori della Conoscenza), secondo l’anzianità di servizio maturata da ciascun dipendente, comprese le spettanze arretrate, a partire dal gennaio 2000.
Questa sentenza costituisce un’ulteriore sconfitta per il Miur, dopo analoghe sentenze emesse in altre regioni, dove il Miur ha contestato il diritto dei dipendenti a vedere riconosciuta l’anzianità maturata, richiamandosi al decreto interministeriale 5 aprile 2001 che aveva recepito la regola fissata nell’accordo collettivo 20 luglio 2000 intervenuto fra l’Aran e le organizzazioni sindacali.
Le amministrazioni degli Istituti scolastici, in questo caso, dovranno provvedere all’inquadramento del personale Ata, che ha promosso il ricorso, patrocinato dalla Cgil Flc (Federazione Lavoratori della Conoscenza), secondo l’anzianità di servizio maturata da ciascun dipendente, comprese le spettanze arretrate, a partire dal gennaio 2000.
Questa sentenza costituisce un’ulteriore sconfitta per il Miur, dopo analoghe sentenze emesse in altre regioni, dove il Miur ha contestato il diritto dei dipendenti a vedere riconosciuta l’anzianità maturata, richiamandosi al decreto interministeriale 5 aprile 2001 che aveva recepito la regola fissata nell’accordo collettivo 20 luglio 2000 intervenuto fra l’Aran e le organizzazioni sindacali.
