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Riconoscimento della condizione d’invalidità: cosa cambia dal 2025

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March 31, 2025

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Il decreto numero 62 del maggio 2024, che completa la riforma avviata dalla legge numero 227 del dicembre 2021, punta a garantire alle persone con disabilità la piena uguaglianza nei diritti civili e sociali. L’obiettivo è assicurare un accesso effettivo e completo ai servizi, ai supporti, ai benefici e alle agevolazioni nei diversi ambiti della vita quotidiana.

Il nuovo sistema di riconoscimento della disabilità

A partire dal 2025, l’INPS sarà l’unico ente responsabile del riconoscimento della condizione di invalidità per adulti e minori. Una delle principali novità della riforma è la cosiddetta “Valutazione di Base”, che sarà avviata in via sperimentale in nove province italiane: Brescia, Trieste, Forlì-Cesena, Firenze, Perugia, Frosinone, Salerno, Catanzaro e Sassari. Questa fase sperimentale durerà per tutto il 2025, con l’intento di estendere il nuovo sistema a livello nazionale a partire dal 2026.

La fase di transizione

Per agevolare il passaggio al nuovo sistema, l’INPS, attraverso il messaggio numero 4014 del 28 novembre 2024, ha fornito indicazioni precise sulla procedura. I medici certificatori devono informare i cittadini che i certificati introduttivi redatti entro il 31 dicembre 2024 saranno validi solo se il richiedente è residente o domiciliato in una delle province coinvolte nella sperimentazione. In questi casi, la domanda amministrativa dovrà essere presentata all’INPS entro la stessa data del 31 dicembre 2024.

Come funziona la procedura sperimentale

Dal 1° gennaio 2025, l’accertamento della condizione di disabilità richiederà il nuovo certificato medico introduttivo. Questo documento, necessario per avviare la pratica, dovrà essere inviato telematicamente all’INPS e può essere rilasciato da:
• Medici di medicina generale
• Pediatri di libera scelta
• Specialisti del Servizio Sanitario Nazionale
• Medici in pensione iscritti all’albo
• Liberi professionisti
• Medici di strutture private accreditate
• Medici operanti in ASL, ospedali, istituti di ricerca o centri per le malattie rare

Il ruolo dell’INPS

Una volta ricevuto il certificato introduttivo, le unità di valutazione di base dell’INPS, composte da medici esperti, procederanno a valutare la condizione di disabilità. Questa valutazione si basa su un approccio bio-psico-sociale, tenendo conto dei bisogni fisici, psichici e funzionali della persona nei vari contesti di vita.