Questa è la legittima e preoccupata domanda che si pongono sia i docenti di sostegno precari, ma anche i docenti appartenenti alla DOS. Cresce forte l’indignazione per un provvedimento che ha il sapore di una concessione “ope legis”, attuata per risolvere il problema di qualche decina di migliaia di docenti in esubero che si vedrebbero ricollocati con orario cattedra per gli anni futuri.
Poiché l’aritmetica non è un opinione, i docenti precari che occupano a pieno titolo per adesso cattedre di sostegno e che sono da anni in possesso di specializzazione all’insegnamento sul sostegno, si vedranno sottratta la possibilità di aspirare ad una legittima supplenza annuale o ad una sognata immissione in ruolo. Il timore serpeggia pure tra i docenti DOS, che temono l’entrata a pieno titolo di questi neo-abilitati nelle loro graduatorie.
Molte domande, molte preoccupazioni e tanti dubbi, ma poche risposte da parte del MIUR.
Intanto qualche giorno fa a Ragusa una rappresentanza di docenti di sostegno ha esposto all’on. Orazio Ragusa il delicatissimo problema delle suddette conseguenze dovute agli effetti devastanti legati alla “riconversione sul sostegno” per i docenti in esubero. L’on. Ragusa ha comunicato che giorno 23 giugno incontrerà il Ministro Profumo, a Catania, e in quella occasione porterà un’istanza preparata dai docenti della Provincia di Ragusa, già condivisa da molti rappresentanti di altre Province, nella quale si individuano soluzioni alternative alla realizzazione di questi corsi.
Il problema coinvolge più di 10.000 docenti in Italia. Intanto gli uffici di ambito territoriale (uffici scolastici provinciali) stanno provvedendo ad organizzare l’avvio di questi corsi che sembrerebbe si svolgano nel mese di luglio.
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