Uscendo dal bagno, ha visto i genitori e la sorellina a terra, svenuti e privi di conoscenza. Ma il ragazzino, di appena 9 anni di Monfalcone, ha collegato subito quella strana situazione con una lezione sui gas imparata a scuola quella stessa mattina: era il monossido di carbonio che non vedi, non ne senti l’odore, ma stordisce. E così Alessio ha aperto subito la finestra e ha chiamato i soccorsi. Poi ha portato fuori la sorellina di tre anni nel passeggino.
Così racconta il fatto al Corriere della Sera:
“Avevo paura per Noemi. Ho riconosciuto il gas perché venivo da una stanza “pulita”. Allora mi sono tappato il naso, ho aperto la finestra e ho portato fuori dalla cucina l’altra mia sorellina, Sabina, che ha tre mesi ed era ancora nel passeggino”.
“Ancora due minuti e non ce l’avremmo fatta — dice la mamma Elisabetta, 31 anni —. Io sono credente e sono convinta che Dio abbia lavorato tramite gli uomini: prima la lezione di Alessio, poi l’operatore dell’ambulanza, Davide, che è entrato senza aspettare che uscisse il gas e ha ripreso Noemi quando era già in choc cardiorespiratorio. Non è una questione di fortuna”.
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