Si è svolta lunedì 5 maggio, nella capiente palestra del V Circolo di Catanzaro la giornata di studio in memoria di Pino Guzzo, patrocinata dai Comuni di Catanzaro, di Gimigliano e di Tiriolo e dalla Fondazione Rubbettino di Cosenza.
I lavori sono stati introdotti e moderati dal dott. Costantino Mustari, dirigente scolastico e direttore dell’Ardis (Agenzia regionale per il Diritto allo Studio universitario) di Catanzaro.
Istituzioni civili, politiche, religiose e scolastiche si sono trovate a confronto per più di tre ore per riflettere sulla figura umana e professionale di Pino Guzzo, ispettore tecnico a riposo, saggista, giornalista e nostro validissimo collaboratore de “La Tecnica della Scuola”, prematuramente scomparso nello scorso mese di giugno per un ingrato destino.
“Un impegno preso con Pino pochi giorni prima dalla tragica morte”, spiega il dott. Mustari. Pino Guzzo aveva infatti già pensato di presentare a settembre proprio al V Circolo (dopo che l’aveva già presentata a Roma a maggio) l’ultima sua fatica letteraria edita dalla Rubbettino Editore: “Da Lula a Pietralata.
Le battaglie di Albino Bernardini per il rinnovamento democratico della scuola elementare”.
Dal dibattito è venuto fuori un quadro poliedrico della sua figura oscillante fra due grandi amori: la famiglia e la scuola.
Pino Guzzo, maestro prima, direttore didattico e ispettore tecnico dopo, era un educatore nel senso più grande del termine. Continuamente metteva in discussione se stesso e la scuola. Perché per lui, la sua, era una scuola basata sulle intuizioni pedagogiche e suggestioni educative di Don Lorenzo Milani. Una scuola palestra di democrazia e di “discriminazione positiva”: sempre dalla parte degli individui più deboli e bisognosi. Non è un caso che l’intera produzione saggistica di Pino Guzzo (affiancata da un’intensa attività pubblicistica su varie riviste e giornali) è tutta nel solco della riscoperta e dello studio di grandi figure educative “controcorrente” rispetto alla cultura scolastica ufficiale: Don Lorenzo Milani, Giuseppe Isnardi, Albino Bernardini e il meno noto maestro di origini siciliane, Ermelindo Sinatra.
Pino Guzzo, maestro prima, direttore didattico e ispettore tecnico dopo, era un educatore nel senso più grande del termine. Continuamente metteva in discussione se stesso e la scuola. Perché per lui, la sua, era una scuola basata sulle intuizioni pedagogiche e suggestioni educative di Don Lorenzo Milani. Una scuola palestra di democrazia e di “discriminazione positiva”: sempre dalla parte degli individui più deboli e bisognosi. Non è un caso che l’intera produzione saggistica di Pino Guzzo (affiancata da un’intensa attività pubblicistica su varie riviste e giornali) è tutta nel solco della riscoperta e dello studio di grandi figure educative “controcorrente” rispetto alla cultura scolastica ufficiale: Don Lorenzo Milani, Giuseppe Isnardi, Albino Bernardini e il meno noto maestro di origini siciliane, Ermelindo Sinatra.
Pino Guzzo è stato anche per due mandati Consigliere Nazionale dell’Associazione Italiana Maestri Cattolici (Aimc) e ha sempre lavorato nell’associazionismo con spirito di appassionato servizio.
La sua era una continua ed estenuante ricerca della verità alimentata da una grande voglia di conoscenza.
La sua era una continua ed estenuante ricerca della verità alimentata da una grande voglia di conoscenza.
Nel corso della manifestazione è stato letto anche un messaggio del Maestro Albino Bernardini, che non è potuto essere presente per motivi di salute. “Pino Guzzo – sottolinea Bernardini – lo conoscevo da poco tempo, anche se mi sembrava di averlo conosciuto da sempre. Tutte le mattine attendevo con piacere la sua telefonata, oppure ero io che lo chiamavo. E’ così che è nata la nostra amicizia: lui mi chiedeva notizie utili per il suo bellissimo libro ed io lì a rispondere, attento ai suoi dettagli”.
Alla fine dell’incontro ha preso la parola la figlia Licia Guzzo che ha precisato come “parlare di papà è sempre un’emozione”, ringraziando gli organizzatori e i presenti perché “con questa giornata gli sono stati tributati i doverosi riconoscimenti per gli sforzi profusi a favore della scuola”.
E’ stata anche annunciata la costituzione in tempi brevi di un sezione dell’Associazione Pedagogica Italiana intitolata a Pino Guzzo e l’istituzione di un premio in suo onore. Inoltre il dott. Mustari, che ha pure ringraziato per la fattiva collaborazione la nostra testata e la direttrice Daniela Girgenti, si è impegnato di iniziare uno studio sistematico dell’opera di Guzzo.
Sono intervenuti: i sindaci di Tiriolo (Domenico Greco) e di Gimigliano (Maria Gigliotti), l’assessore alla PI di Catanzaro (Danilo Gatto), il presidente della Prima Circoscrizione del comune di Catanzaro (Felice Sità), l’Arcivescovo Metropolita di Catanzaro-Squillace Antonio Ciliberti e l’arcivescovo emerito Antonio Cantisani, i dirigenti scolastici Antonio Fazio, Paolo Stranieri, Vitaliano Rotundo, Antonino Anile e Francesco Lanzellotti, i docenti universitari Carmelo Piu e Giuseppe Trebisacce dell’Università della Calabria, l’ispettore Domenico Torchia, l’on. Rosario Chiriano, la dott.ssa Anna Maria Fonti Iembo, già dirigente dell’Usr della Calabria e il prof. Giuseppe Serio, presidente della Fondazione “G. F. Serio” e direttore della rivista “Qualeducazione”.