Il 7 novembre 2018, è stata rinviata sine die, la decisione della Corte Costituzionale prevista per il 20 novembre scorso, sulla procedura che nel 2015 ha sanato il contenzioso sul concorso Dirigenti Scolastici 2004-2006 , e parte del 2011.
È ormai da anni che pende questo giudizio e se ne attende immancabilmente l’esito. Moltissimi sono i docenti che da lunghi anni aspettano che sia fatta giustizia sui diritti costituzionalmente lesi”, questo il commento del Segretario Nazionale di Confintesa L.C., Adele Sammarro.
L’udienza del 20 novembre scorso, non ha avuto luogo poiché la Presidenza del Consiglio dei Ministri, per mezzo dell’Avvocatura Generale dello Stato, ne ha chiesto formalmente il rinvio alla Consulta. Nella testo si legge chiaramente: “Su impulso dell’Amministrazione, tali proposte potrebbero fondatamente trovare sbocco in un intervento legislativo nella prossima Legge di Bilancio e sarebbero rivolte a sanare le criticità che hanno dato adito all’incidente di costituzionalità oggetto di imminente discussione, anche in un’ottica di prevenzione di futuri contenziosi”.
Ricordiamo che l’On. Mauro D’Attis di Forza Italia, spinto dalla manifesta volontà del Governo, presentò alla Camera dei Deputati, l’emendamento 58.23, con cui si chiedeva di estendere anche ai Ricorrenti DS 2011, il D.M. 499/2015, che ha consentito ai Ricorrenti DS 2004/2006, di seguire corsi intensivi di 80 ore. Con grande rammarico abbiamo appreso dai media, che la Sottosegretaria della Commissione Bilancio, la dott.ssa Laura Castelli, ha invitato l’On. D’Attis a ritirare l’emendamento 58.23 poiché “…la procedura prevista nell’emendamento in esame prevede una selezione del personale che potrebbe essere dichiarata incostituzionale dalla Corte e quindi determinare l’insorgere di nuovo contenzioso. Per tale motivo il governo ha ritenuto di esprimere un parere contrario.”
Ad oggi, insomma non vi è ancora stato un impegno effettivo e concreto del Governo, che dopo aver richiesto un rinvio alla Corte Costituzionale e preso un impegno davanti al Parlamento, non ha concretizzato in Senato nessuna proposta nella Legge di Bilancio per sanare la questione, non assumendosi quindi, la responsabilità degli obblighi stabiliti. “Non si capisce a che gioco stiano giocando. Sembra un comportamento quasi schizofrenico o si cerca solo di prendere tempo, giocando sulla pelle delle persone. È giunta l’ora di trovare una soluzione al problema,” questo è il duro commento del Segretario Nazionale di Confintesa L.C., Adele Sammarro.
La situazione è talmente evidente che non c’è bisogno di nessuna prova! I ricorrenti DS 2011 hanno ragione. La giustizia, conclude Adele Sammarro,- dovrebbe essere uno scudo per i più deboli e gli indifesi, mentre invece sono trascorsi più di sette anni, e non si è giunti ancora ad alcuna conclusione. Sia fatta Giustizia subito!
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