Prosegue, in Toscana, lo scontro fra l’Amministrazione regionale e il “Tavolo regionale Toscana per la difesa della scuola statale” al quale aderiscono, fra gli altri, Sinistra Ecologia Libertà, Rifondazione Comunista, PdCI, Flc-Cgil, Cobas, Unicobas e Coordinamento Genitori Democratici.
Nei giorni scorsi una delegazione del “Tavolo” è stata ricevuta dalla vice-presidente ed assessore all’istruzione Stella Targetti.
“La delegazione – sottolineano i promotori dell’iniziativa – ha rinnovato alla vice-presidente Targetti la richiesta un impegno forte della Regione Toscana nella vertenza promossa da genitori ed insegnanti contro i tagli agli organici della scuola (80.000 posti di insegnanti oltre altrettanti di ATA in tre anni)”.
D’altronde già in precedenza lo stesso Comitato per la scuola della Repubblica, che aveva promosso più di un ricorso contro il Ministero, aveva sollecitato non solo la Regione Toscana ma un po’ tutti gli enti locali di centro-sinistra ad intervenire nella vertenza a sostegno dei ricorsi.
Le numerose richieste sono state però disattese dalla stragrande maggioranza degli Enti (finora hanno aderito pochissimi Comuni).
Il Tavolo ricorda che nei mesi scorsi il TAR del Lazio ha accolto i ricorsi affermando che i tagli agli organici disposti dal Miur sono illegittimi anche perché sono stati adottati senza il parere della Conferenza unificata Stato-Regioni.
Proprio per questo la delegazione toscana ha sollecitato la propria regione ad intervenire in sede di Conferenza per tentare di contrastare la politica dei tagli alla scuola.
“A tale fine – spiegano – abbiamo anche chiesto che la Vice-Presidente sollecitasse un Consiglio Regionale straordinario per discutere dello stato della scuola statale e dei tagli illegittimi agli organici”.
“Con viva sorpresa di tutti – commentano amaramente i promotori dell’iniziativa – la Vice-Presidente ha risposto che Regione Toscana non ritiene di impegnarsi in sede di conferenza Unificata per contrastare la politica dei tagli agli organici, perché non ritiene che ci siano prospettive concrete e che peraltro la Regione non può impegnarsi, in quanto istituzione, in una mobilitazione contro i tagli”.
“Il Tavolo – conclude il comunicato – prende atto della politica rinunciataria e subalterna della Regione Toscana; ma nello stesso tempo chiede alle forze politiche che sostengono la Giunta Regionale se concordano con tale politica e se non concordano cosa intendono fare”.
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