Si legge spesso in rete di ricorsi vinti “per vizio di forma”. Ma cosa si intende con questa espressione? Significa che l’amministrazione ha dimenticato qualche virgola?
L’espression “vizio di forma”, non deve essere fraintesa: non significa che chi vince un ricorso per questo motivo è solo perchè si è appellato ad un vuoto formalismo.
Altrimenti potrebbe sembrare che basta trovare un bravo “azzaccagarbugli” per vincere qualunque causa.
Spesso, anzi, i “vizi di forma” rappresentano vere e proprie violazioni della legge.
Facciamo qualche esempio.
Nella classe III di un liceo, Pierino e Francesco hanno un percorso scolastico molto simile, ma alla fine dell’anno Pierino viene respinto e Francesco viene promosso.
Il TAR potrebber accogliere il ricorso della famiglia di Pierino non solo perchè, per esempio, il consiglio di classe che ha deciso la bocciatura non era al completo, ma anche perchè è stato violato i principi generali di imparzialità e di uguaglianza che non sono esattamente banali formalismi ma sono i cardini su cui si deve basare l’azione amministrativa.
Un insegnante viene sanzionato per una infrazione alle norme di comportamento (rispetto dell’orario di lavoro o altro) ma vince il ricorso perchè dimostra di non essere stato convocato per l’audizione a difesa come invece previsto dalle norme.
Anche in questo caso l’ “errore” della pubblica amministrazione è grave e non è solo una questione di “forma”: la mancata audizione configura una limitazione del diritto di difesa che non è certamente cosa di poco conto.
Il dirigente scolastico comunica l’assegnazione del bonus premiale con un provvedimento che contiene esclusivamente i nomitativi dei docenti ed eventualmente gli importi assegnati a ciascuno. Anche in questo caso si tratta di un atto illegittimo perchè la legge dice chiaramente che tutti gli atti amministrativi devono essere adeguatamente motivati: la motivazione, in un provvedimento della PA, non è un optional ma è un elemento del tutto ineliminabile; l’assenza di motivazione non è un fatto puramente formale, ma è sostanziale perchè così stabilisce la legge.
Insomma, in genere, quando l’Amministrazione perde un ricorso non è perchè ha dimenticato qualche virgola o ha sbagliato il numero del protocollo o la data del provvedimento; quasi sempre ci sono di mezzo errori sostanziali.
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