Noi ricorsisti del concorso DS 2011 siamo stati finora e, purtroppo, continuiamo ad essere i figli di un dio minore: mentre in Sicilia si prepara l’esame scritto di un nuovo corso ex -lege 107 per una quarantina di persone, molte delle quali hanno già sostenuto le prove di questo stesso corso con esito negativo, noi – ancora una volta- restiamo sulla riva del fiume a guardare lo scorrere dell’acqua.
Non entriamo nel merito delle disposizioni di legge che stanno consentendo tutto ciò, ma la sensazione di una ingiustizia subita, più e più volte, è troppo forte e lascia in bocca un sapore troppo amaro.
Oltre la legge c’e’ qualcosa di più alto, di più elevato che si chiama rigore morale, etica e rispetto, parità di trattamento, quello che manca da troppi anni nei nostri confronti.
Abbiamo superato la preselettiva e ben 2 scritti del concorso 2011 (1 saggio ed 1 studio di caso) e tuttavia, pur avendo diversi ricorsi pendenti legati alle innumerevoli irregolarità rilevate nella conduzione dell’orale, non siamo stati inseriti tra i beneficiari della riforma della buona scuola: ingiustamente, immeritatamente e soprattutto incomprensibilmente, discriminati; una discriminazione che mal si concilia con la tanto professata “scuola dell’inclusione”.
Intendiamo arrivare fino in fondo e vogliamo ancora sperare che la giustizia italiana sia in grado di tutelare i diritti di tutti e non di alcuni, ma se ció non dovesse accadere ci troveremo costretti ad adire anche alla Corte di Giustizia Europea.
Un gruppo di ricorrenti siciliani concorso 2011 che ha superato tre prove su quattro!