L’ultimo incontro fra Miur e sindacati, inerente il personale ATA, ha portato alla luce i problemi del sistema Istanze Online, che sta creando problemi problemi a tutto il personale della scuola impegnato nell’inserimento dei servizi e soprattutto della ricostruzione di carriera.
Su questo punto, il Miur ha rassicurato i sindacati che presto fornirà dei chiarimenti tramite una nota, in cui comunicherà che, a causa dei problemi riscontrati dal sistema, la domanda di ricostruzione carriera, per docenti e ATA sarà valida ancora quella cartacea, e quindi si affiancherà alla nota del 1/09/2017, in cui il Ministero spiegava che da quest’anno, le domande dovevano essere inviate online.
Nella domanda, rivolta al dirigente scolastico della scuola di titolarità (o di servizio, se diversa), devono essere dichiarati tutti i servizi valutabili: la dichiarazione è sostitutiva delle relative certificazioni (ai sensi del DPR n. 445/00).
In pratica, bisogna riportare, per i servizi validi ai fini della carriera, quello già dichiarato nella precedente dichiarazione dei servizi e dei titoli, presentata al momento dell’assunzione in ruolo.
Non si allegano più i certificati di servizio in quanto, ricorda il sito Flc Cgil, a decorrere dal 1 gennaio 2012, non possono più essere rilasciati dalle istituzioni scolastiche (e pubbliche in generale) ai sensi dell’art. 15 della legge 183 del 12 novembre 2011 (Dematerializzazione). Se il dipendente è comunque in possesso di certificati (acquisiti prima del 2012) conviene consegnarli per la predisposizione corretta della pratica di ricostruzione.
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