Cambia il meccanismo di ricostruzione di carriera per il personale docente e per il personale Ata della scuola, e per il medesimo personale del settore Afam, con la modifica delle disposizioni di cui al decreto legislativo 297/94. In buona sostanza il servizio preruolo non sarà più calcolato per intero i primi 4 anni e i due terzi per tutti gli anni successi al quarto. Il cambiamento però, pur partendo da un giusto presupposto di calcolare per intero gli anni scolastici, prevede anche una modifica integrale del valore legale di anno scolastico. In buona sostanza l’anno scolastico non verrà più calcolato con i 180 giorni o dal servizio prestato continuativamente dal primo febbraio fino agli scrutini, ma un anno scolastico scatterà dopo 365 giorni di servizio.
“Ancora una volta si fa cassa con i lavoratori della scuola”. Ad affermarlo è il segretario generale Uil Scuola Rua Giuseppe D’Aprile, che analizza le conseguenze concrete del provvedimento approvato in forma di schema dal Consiglio dei ministri.
“Si tratta di una riforma in “peius” – spiega il segretario – che penalizzerà le nuove generazioni e tutti i docenti neo immessi in ruolo. Il Governo lo fa attraverso una motivazione di per sé nobile e giusta: “…quella di mettere fine ad un contenzioso decennale proprio sui criteri di ricostruzione di carriera …” .
Tuttavia, il nuovo sistema di calcolo basato sui giorni effettivi di servizio anche per il personale docente genera un danno sulle retribuzioni future enorme, al quale corrisponde un vantaggio diametralmente opposto per il Governo che farà, ancora una volta, “cassa” con il personale della scuola.
“Prendiamo ad esempio un docente con 10 anni di anzianità pre-ruolo con servizio di 180 giorni per anno: con la precedente disposizione normativa, che prevedeva un minimo di 180 giorni per il riconoscimento dell’intero anno, se pur contestata dalla Commissione europea, in sede di ricostruzione di carriera il docente avrebbe diritto al riconoscimento di un totale di 8 anni di anzianità pre-ruolo.
Con il sistema che vorrebbe introdurre il Governo, il docente, calcolando il servizio effettivo e dividendolo per 365 giorni avrebbe diritto al riconoscimento di un totale di soli 5 anni di anzianità pre-ruolo.
È quindi evidente che il danno economico che il personale docente subirebbe rallentando in maniera irreversibile la propria progressione economica e vedrebbe allontanarsi sempre più il primo aumento stipendiale, oggi previsto solo dopo ben 8 anni di anzianità di servizio.
La Federazione Uil Scuola Rua – conclude il segretario generale Uil Scuola Rua – non intende accettare questo ennesimo danno alpersonale docente e proporrà ogni più opportuna iniziativa, compresa quella legale, a tutela di tutto il personale e dei propri iscritti”.
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