La ricostruzione di carriera è un diritto dei lavoratori della scuola e rappresenta il riconoscimento degli anni di servizio prestati antecedentemente all’immissione in ruolo al fine di procedere nelle fasce stipendiali.
Il personale scolastico, dopo l’immissione in ruolo e superato l’anno di prova, a domanda chiede che gli siano riconosciuti i servizi prestati con contratto a tempo determinato al fine di progredire nei gradoni previsti nella carriera dei docenti.
La norma prevede che di tutto il servizio prestato prima dell’immissione in ruolo siano riconosciuti solo i primi 4 anni per intero con l’aggiunto dei 2/3 del servizio restante (es. a un docente che ha prestato 8 anni di servizio fuori ruolo nello sviluppo della sua carriera gli sono riconosciuti 6 anni e 8 mesi di servizio). In merito va detto che dei sindacati, hanno promosso dei ricorsi al fine di far riconoscere tutto il servizio fuori ruolo.
Il decreto legge 98 del 2011, nel fissare delle norme per la stabilizzazione finanziaria, al fine di reperire i fondi per le assunzioni di un alto numero di lavoratori precari, ha fortemente penalizzato il mondo della scuola il quale ha visto diminuire il suo potere d’acquisto non solo con il blocco del contratto, ma anche con il blocco degli anni scolastici 2011, 2012 e 2013 nella ricostruzione di carriera e conseguentemente il ritardo nel transitare da una fascia all’altra dello stipendio.
Negli anni successivi, attraverso battaglie sindacali, sono stati riconosciuti solo gli anni scolastici 2011 e 2012, mentre inspiegabilmente il 2013 ad oggi non è stato ancora validato, nonostante petizioni e richieste di varia natura.
La legge 122 del 2013 emanata dal Governo Letta, nel dichiarare il non riconoscimento dell’anno 2013 nella ricostruzione di carriera sembra intoccabile, anche se continuano le iniziative volte al riconoscimento del suddetto anno nella ricostruzione di carriera.
Fra le iniziative intraprese volontariamente da parte dei docenti, su facebook si è costituito un gruppo di volontari denominato “RIDATECI IL 2013” che conta ben 26.350 membri.
Il gruppo ha lanciato una petizione al ministro Bianchi e al Governo al fine di riconsiderare valido l’anno 2013 nella ricostruzione di carriera di tutti i docenti e per questo invita i docenti a sottoscrivere la petizione e “a non rassegnarsi allo status quo e attuare forme organizzate di lotta per rivendicare, in prossimità dell’ormai imminente rinnovo contrattuale, il riconoscimento della validità dell’anno 2013 ai fini dell’avanzamento di fascia stipendiale”.
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