Al via una nuova tornata di concorsi per la scuola. L’obiettivo è quello di ridurre il precariato e far salire i giovani in cattedra. Il meccanismo è più farraginoso e tecnicamente coinvolgerà separatamente tre gruppi di docenti differenti.
PRIMA TRANCHE
Si partirà, ancora entro il 2017, con la fase dedicata ai docenti abilitati, inseriti nelle graduatorie a esaurimento. Per loro il concorso si limiterà a un colloquio orale non selettivo che determinerà la creazione di una graduatoria regionale e l’accesso a un anno di Fit, la scuola di formazione iniziale e tirocinio, periodo in cui il docente potrà già svolgere supplenze nelle scuole.
A essere interessati al concorso sono i 76mila “abilitati”: 13mila inseriti nelle Gae, 63mila circa nelle seconde fasce. Non sono ammessi i docenti già di ruolo. Gli interessati saranno poi inseriti nelle graduatorie regionali che saranno utilizzate per le assunzioni, già a partire dal prossimo settembre, fermo restando che il 50% dei posti continuerà a essere riservato alle Gae (per le classi di concorso dove ancora ci sono precari inseriti), sino al loro esaurimento.
SECONDA TRANCHE
C’è poi una seconda parte, che si svolgerà agli inizi del 2018, e sarà riservata a quei docenti che, pur non abilitati, hanno un curriculum di 36 mesi d’insegnamento, raggiunti nell’arco di otto anni. Per loro ci sarà una prova scritta, un orale e l’inserimento nella scuola Fit, con due anni di frequenza: tirocinio e laboratori il primo anno; supplenze il secondo.
TERZA TRANCHE
Infine, la terza parte, almeno a livello numerico: quella per i semplici laureati. Per loro il meccanismo è complesso. Sono ammessi coloro che hanno la laurea magistrale (o il vecchio ordinamento), ma dovranno avere sostenuto specifici esami in ambito psicopedagogico. In caso manchino loro, potranno iscriversi, al costo di 500 euro, ai corsi universitari e sostenere gli appositi esami. Si aggiudicheranno, così, i 24 crediti formativi necessari. Il concorso, per loro, consisterà in tre prove: due scritte e una orale. Per chi lo supererà, il percorso sarà ancora lungo, ma il posto assicurato: dovranno seguire tre anni di Fit, la scuola formativa, con una remunerazione ipotizzata sui 400 euro al mese, e, finalmente, l’accesso al posto di ruolo e alla docenza.
INFOGRAFICA e VIDEO (fonte FLC CGIL)
La programmazione di questa nuova tornata concorsuale permetterà di normalizzare le attività. Così facendo, sarà garantita continuità didattica e inizio regolare dell’anno scolastico a tutto vantaggio degli studenti. Sarà vero?
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