Per migliorare l’occupazione sarebbe opportuno ridurre le ore di lavoro ed introdurre la tessera elettronica, sul modello di quella sanitaria.
Una tessera dove riassumere il percorso formativo e le attitudini dello studente.
La proposta è giunta dal segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, nel corso di una tavola rotonda sui temi della formazione, che si è svolta questa mattina, a Lecce, nell’ambito della ‘Settimana del Lavoro’ organizzata dall’Università del Salento.
Secondo il sindacalista “l’industria 4.0 genererà sviluppo ma, paradossalmente, potrà causare una drastica riduzione dell’occupazione: a quel punto, sarà meglio redistribuire il lavoro piuttosto che sussidi o assistenza. Ecco perché sarà bene cominciare a pensare a una riduzione dell’orario di lavoro”.
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Per Barbagallo, “l’Università ha un ruolo fondamentale in questa delicata fase di trasformazione. L’offerta formativa deve tenere conto dell’impellente necessità di riqualificazione, ma anche delle vocazioni del territorio, per evitare la migrazione dei nostri giovani ai quali non possiamo offrire solo la prospettiva del trasferimento all’estero. Scuola, formazione e lavoro devono essere fortemente interconnessi per superare il problema dell’incontro tra domanda e offerta”.
“A questo proposito, potrebbe essere utile la creazione di una tessera elettronica, sul modello di quella sanitaria, che raccolga tutto il percorso formativo e le attitudini dello studente. Nel nostro Paese, però – ha proseguito Barbagallo – non c’è solo un problema di scarsa occupazione, ma anche di scarsa produttività derivante dalla mancanza del benessere lavorativo. Le cosiddette “aziende belle” hanno visto accrescere la loro produttività sino al 40% ed è questa la strada da percorrere se vogliamo vincere la sfida della competitività”.
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