La Riduzione da maggio delle tasse con limite di reddito mensile netto di 1500€ non ha senso in un comparto come quello della scuola che ha contratto e scatti bloccati da anni. Innanzitutto occorre rinnovare il contratto nella parte economica dando maggiore dignità a questo personale (docente e Ata) tanto bistrattato. In secondo luogo, se si vuole ridurre l’irpef, non capisco perché non si debba allagare a quanti hanno uno stipendio mensile inferiore a duemilaeuro. Infatti, che differenza c’è fra chi percepisce 1500€ e chi ne percepisce 1550 o 1600?
E’ sempre una somma misera dopo trent’anni di lavoro, una somma che permette, a chi non ha altri redditi, di vivere nella precarietà. Spero, pertanto, che si rifletta sulla decisione già presa e venga rivista e modificata. Inoltre, mi auguro che sia modificata la riforma Fornero per dare la possibilità a chi ha 60 anni di età di lasciare il posto a chi lo aspetta da decenni.
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