Il Cnpi si è espresso, a seguito e in esecuzione dell’ordinanza del Tar n. 3363 emessa il 19 luglio, sui decreti interministeriali che prevedono la riduzione dell’orario complessivo annuale delle lezioni delle seconde, terze e quarte classi degli istituti tecnici e delle seconde e terze classi degli istituti professionali.
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Riduzione orario annuale tecnici e professionali: per il Cnpi tutto da rifare
Entrambi i decreti erano stati sospesi dal Tar Lazio perché sprovvisti del parere del Cnpi.
Appena il Consiglio si è potuto esprimere ha subito considerato la documentazione “insufficiente” in quanto, a fronte della possibilità di desumere le quantità orarie da portare in deduzione dalle diverse classi di concorso, “non si evincevano né i criteri ai quali si era attenuta
l’Amministrazione nella individuazione delle materie fatte oggetto della riduzione oraria, né i motivi che avevano indotto la stessa Amministrazione a sottrarre ore d’insegnamento alle cosiddette materie professionalizzanti”.
I particolare il Cnpi ritiene i decreti illegittimi perché, così come sono congegnati generano confusione e disorientamento. In definitiva inficiano “l’identità culturale sia dell’istruzione tecnica che di quella professionale”.
Non solo. In questo modo l’Amministrazione ha tradito gli alunni nel loro diritto alla continuità educativa e li costringe “a patire la provvisorietà e la precarietà di provvedimenti che appaiono estranei alla funzione istituzionale della scuola”.
Per visionare il Parere prot. n. 6056 del 26 agosto 2010 nei suoi dettagli consulta il box “Approfondimenti” di questa pagina.