Categorie: Generale

Rientro a casa alunni: la giurisprudenza si divide responsabilità o omissione?

In maniera tale che – secondo loro – una volta usciti di scuola i ragazzi siano sotto la diretta responsabilità delle famiglie, questo ovviamente per permettere un loro ritorno a casa con pochi problemi logistici.

Da un documento del Senato riguardante un comunicato alla Presidenza del 26 marzo 2013 si può leggere:

La Cassazione Civile, Sezione I, con sentenza n.3074 del 30 marzo 1999, pronunciandosi in merito, ha detto: «L’Istituto d’istruzione ha il dovere di provvedere alla sorveglianza degli allievi minorenni per tutto il tempo in cui gli sono affidati, e quindi fino al subentro, reale o potenziale, dei genitori o di persone da questi incaricate».

La posizione assunta in merito da alcune avvocature dello Stato tende però ad escludere la valenza di disposizioni interne all’istituzione scolastica dirette a richiedere ai genitori degli alunni la «autorizzazione» al rientro a casa di questi da soli, ovvero non accompagnati da soggetto maggiorenne; nel gergo in uso, tali autorizzazioni vengono definite «liberatorie» che si concretizzano in formule di esonero da responsabilità della amministrazione scolastica per gli eventuali danni conseguenti alla descritta situazione. Simili autorizzazioni, infatti, lungi dal costituire causa esimente la responsabilità dell’amministrazione scolastica per le lesioni eventualmente subite dall’alunno dopo l’uscita da scuola, potrebbero costituire prova della consapevolezza, da parte dell’istituzione e dei suoi organi, di detta modalità di uscita da scuola degli allievi, con la conseguenza di risolversi sul piano probatorio, in sede di eventuale giudizio risarcitorio, in una implicita ammissione di omissione di vigilanza sugli alunni stessi. Le preoccupazioni di fondo che emergono nei pareri di diverse avvocature dello Stato sono state dichiarate condivisibili anche da uffici scolastici sia provinciali che regionali, e hanno provocato l’adozione da parte di alcune scuole di comportamenti eccessivamente rigidi, che in qualche caso hanno avuto come conseguenza addirittura minacce di denuncia da parte di qualche genitore per «sequestro di persona»”.

 

Aldo Domenico Ficara

Articoli recenti

Christian Raimo sospeso dal servizio per tre mesi: mi spiace, non volevo insultare Valditara ma difendere la scuola pubblica dalla politica distruttiva – VIDEO

L’insegnante e scrittore Christian Raimo ripercorre con ‘La Tecnica della Scuola’ i motivi che hanno…

22/11/2024

Una tiktoker: “Sono bella, non ho bisogno di studiare”. Castellana (Gilda): “Questi sono i messaggi che arrivano ai ragazzi?”

La rivista online La Scuola Oggi ha organizzato un dibattito pubblico sul tema “Aggressioni in…

22/11/2024

Promuovere la sicurezza nelle scuole: al via la seconda edizione del concorso nazionale per gli studenti

In occasione della Giornata della Sicurezza nelle Scuole, il Ministero dell’Istruzione e del Merito d’intesa…

22/11/2024

Benessere emotivo e relazionale degli studenti, arriva il docente facilitatore nelle scuole di Trento tra due anni

Nelle scuole della provincia autonoma di Trento sta per arrivare una grande novità: come annunciato…

22/11/2024

Percorsi in materia di storia e cultura del Veneto, adesioni delle scuole entro il 16 dicembre 2024

Con la DGR n. 1189 del 15/10/2024 sono stati approvati l'Avviso e la Direttiva per la…

22/11/2024

Sicurezza nelle scuole, D’Aprile (Uil Scuola Rua): non bastano i finanziamenti spot, tema che va messo all’apice dell’agenda politica

Oggi, 22 novembre, si celebra la Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole. Il Dossier scuola,…

22/11/2024