Con il ritorno a scuola di settembre, come indicano le linee guida del Ministero, allo scopo di evitare contagi si creano gruppi di studenti più piccoli rimodulando, eventualmente, le attività didattiche, in lezioni da 40 minuti. Ma sarà una scelta giusta? Secondo il coordinatore nazionale Gilda degli insegnanti, Rino Di Meglio, no.
Si scarica tutto su dirigenti ed Enti locali
“Vedo molta propaganda quando si dice che il 14
settembre la scuola riaprirà in sicurezza. Il cruscotto che la Ministra aveva promesso nessuno lo ha e si sta scaricando tutto sulle scuole e gli enti locali”, ha dichiarato Di Meglio, durante la videoconferenza stampa “La scuola si fa a scuola“, che si è tenuta nella mattinata del 17 luglio.
“Io sono molto preoccupato per l’apertura delle scuole: per stare in sicurezza serve spazio e personale. Riceviamo telefonate disperate dalle scuole in cui ci viene detto che si stanno tagliando i posti. Si vuole ridurre l’ora di lezione: ma 40 minuti sono troppo pochi e significa mascherare la riduzione delle ore di insegnamento: poichè non ci sono spazi e personale, si fa finta di dare le stesse lezioni ma si riducono le ore“, ha proseguito Di Meglio.
Chi è responsabile di cosa?
Il coordinatore Gilda ha sollevato anche il problema delle responsabilità delle pulizie e della gestione assembramenti: “Non ci è stato spiegato chi pulisce i banchi, come si fa a evitare gli assembramenti quando arrivano bambini e genitori e tanti altri aspetti. Siamo pronti a collaborare ma è tardi“, ha concluso Di Meglio.