Dopo Veneto e Friuli Venezia Giulia, anche le Marche proseguiranno con la didattica a distanza al 100% nelle superiori fino al 31 gennaio. La decisione di riprendere la scuola in presenza non prima del 1° febbraio era nell’aria: quella ufficiale è giunta nel tardo pomeriggio del 4 gennaio dalla Giunta regionale e vale per gli studenti di tutte le scuole secondarie di secondo grado, statali e paritarie del territorio marchigiano.
La decisione è stata presa dal governatore e dagli assessori dopo un’analisi sull’andamento epidemiologico e anche a seguito della concertazione avuta dall’assessore all’Istruzione Giorgia Latini con il mondo della scuola.
La Regione Marche fa sapere che martedì 5 gennaio il presidente Francesco Acquaroli emanerà un’ordinanza che formalizza la decisione, “assunta allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus e garantire il più possibile la salute e la sicurezza dei cittadini e la tenuta delle strutture ospedaliere”.
Sinora, sebbene il Governo insista sulla volontà di far tornare in classe il 50% degli studenti subito dopo l’Epifania, sono già diverse le Regioni ad avere deciso diversamente oppure sono in procinto di farlo.
In particolare, in Campania si ripartirà cicli scolastici scaglionati, con le superiori che torneranno in presenza solo lunedì 25 gennaio, e in Puglia il governatore Vincenzo Emiliano si è riservato di decidere nelle prossime ore, potrebbero decidere di fare diversamente. E di traverso si sono messi pure quelli dei territori a guida leghista, che giudicano poco soddisfacenti le organizzazioni prodotte in alcuni territori.
Tutti i governatori leghisti hanno poi scritto un documento nel quale sostengono di avere “fatto tutto ciò che era necessario in tema di sicurezza per i trasporti in accordo con i prefetti, ma restano molte criticità sul contenimento della pandemia“: Massimiliano Fedriga (Friuli Venezia Giulia) e Luca Zaia (Veneto) hanno già ufficializzato lo slittamento del rientro nelle classi superiori al 1° febbraio.
Si rimane in attesa delle decisioni che prenderanno gli altri presidenti leghisti: Attilio Fontana (Lombardia), Maurizio Fugatti (Trentino), Christian Solinas (Sardegna), Nino Spirlì (Calabria), Donatella Tesei (Umbria)
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