Per l’anno scolastico 2022-2023 il rientro in classe sarà essenzialmente un rientro ordinario come in periodo pre Covid. Poche misure e blande, saranno quelle che caratterizzeranno il ritorno a scuola. L’argomentazione del Governo? “Nonostante gli interventi nel setting scolastico possano essere specifici, è necessario sottolineare che la scuola si inserisce nel contesto più ampio della comunità, per cui le misure applicate in ambito scolastico, affinché possano essere effettivamente efficaci, devono tenere conto ed essere preferibilmente omogenee con le misure previste in ambito comunitario”.
Insomma l’idea di fondo è che per la scuola non si possano prevedere misure più restrittive di quelle imposte al resto della società e nei diversi contesti. Ciò non toglie – leggiamo nel documento dell’ISS – che potrebbero rendersi necessari “ulteriori interventi da modulare progressivamente in base alla valutazione del rischio”.
Tra le raccomandazioni del ministero della Salute quella relativa alla cosiddetta “etichetta respiratoria”: ma cosa si intende per etichetta respiratoria? Con questo termine si intendono “i corretti comportamenti da mettere in atto per tenere sotto controllo il rischio di trasmissione di microrganismi da persona a persona, quali ad esempio proteggere la bocca e il naso durante gli starnuti o i colpi di tosse utilizzando fazzoletti di carta”.
Va chiarito a questo proposito che in questi casi, qualora, ad esempio, gli starnuti fossero frequenti, andrebbe usata la mascherina (chirurgica o Ffp2). Sempre il documento dell’Iss infatti precisa che “gli studenti con sintomi respiratori di lieve entità ed in buone condizioni generali che non presentano febbre, frequentano in presenza, prevedendo l’utilizzo di mascherine chirurgiche/FFP2 fino a risoluzione dei sintomi, igiene delle mani, etichetta respiratoria. Si ricorda che, soprattutto nei bambini, la sola rinorrea (raffreddore) è condizione frequente e non può essere sempre motivo in sé di non frequenza o allontanamento dalla scuola in assenza di febbre”.
A seguire il riepilogo delle indicazioni dell’Iss.
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