Attualità

Rientro a scuola, chi entra in classe col Covid diventa un untore: i timori dello scienziato Crisanti

Per far ripartire in sicurezza e in presenza la scuola settembre non sarà importante solo il distanziamento fisico e indossare la mascherina, ma anche “impedire che entrino gli infetti, perché se una persona infetta dovesse entrare non penso che le misure adottate possano impedire che la scuola diventi un moltiplicatore di infezione”: a sostenerlo è Andrea Crisanti, ordinario di microbiologia all’Università di Padova.

“Impedire che le persone che lavorano nella scuola si infettino”

Parlando a Timeline, su Sky TG24, lo scienziato ha tenuto a dire che sulla scuola lui ha “una visione leggermente diversa dalla via che si è seguita, perché” è convinto “che la soluzione trovata privilegia fondamentalmente la sollevazione di responsabilità da parte dei presidi e non è una misura che avrà un impatto importante sulla trasmissione del virus”.

“Sulla scuola – ha continuato Crisanti – ci sono tre livelli: dobbiamo impedire che le persone che lavorano nella scuola si infettino, dobbiamo fare in modo che la scuola non diventi un focolaio o un moltiplicatore di infezione e dobbiamo proteggere i presidi dalla responsabilità“.

Su quest’ultimo punto, si registra la richiesta pubblica dell’Anp, che ha rivendicato l’approvazione legislativo di uno “scudo”, anche se non certo “di tipo penale”, poiché, ha sottolineato il presidente Antonello Giannelli, “quello fa riferimento a soggetti che hanno commesso reati, e i presidi non sono delinquenti o malfattori”.

Il problema: quando escono da scuola fanno quello che gli pare

“Possiamo tenere i bambini o gli adolescenti con la mascherina o mettere i banchi con le rotelle, ma quando escono da scuola fanno quello che gli pare”, ha concluso il docente ordinario.

Il problema, quindi, torna ad essere quello dei comportamenti complessivi. Soprattutto negli ambienti chiusi, dove l’areazione è limitata e gli assembramenti di persone diventano più facili da creare: una circostanza che, non a caso, ha costretto il ministro della Salute, Roberto Speranza, a chiudere le discoteche e ad imporre l’utilizzo della mascherina anche all’aperto nei luoghi della movida.

Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Alunno ascolta musica dal telefono, prof lo rimprovera e lui gli rompe il naso calci e pugni: “Valuto di lasciare l’insegnamento”

Ancora violenza a scuola, ancora docenti picchiati da studenti. Stavolta la vittima è un professore…

14/11/2024

Al via Rimini il Convegno ‘Didattiche.2024’: avere cura, orientare e liberare le tre parole-chiave

“Ho sempre pensato che la scuola fosse fatta prima di tutto dagli insegnanti. In fondo,…

14/11/2024

Franco Ferrarotti: se ne va il padre della sociologia italiana; alla Tecnica una delle sue ultime video-interviste

Non è facile parlare di Franco Ferrarotti, morto a Roma nella giornata odierna, all’età di…

13/11/2024

Posizioni economiche ATA, domande dal 14 novembre al 13 dicembre 2024 [DECRETO E ALLEGATI]

La FLC CGIL dà notizia della conclusione del confronto tra Ministero e OO.SS. relativo al…

13/11/2024

Premio Romei alle figure autorevoli della scuola e non solo: Liliana Segre, cardinale Zuppi e Alessandro Giuliani

Mercoledì 13 novembre nell'Auditorium del Goethe-Institut di Roma si è tenuta la tredicesima edizione della…

13/11/2024

Lo sciopero della scuola del 15 novembre ha due istanze da vagliare: età pensionabile e riscatto della laurea

Come è noto Anief ha proclamato un nuovo sciopero della scuola per il prossimo venerdì 15 novembre, al…

13/11/2024