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Rientro a scuola “come se il Covid non ci fosse più”, per Costarelli (Anp) non è così. “Consiglio di usare le mascherine all’inizio”

Le scuole stanno per aprire e, soprattutto tra i presidi, le preoccupazioni relative ai possibili contagi da Covid-19 tra i banchi aumentano sempre più, anche dopo l’emanazione, seppur tardiva, delle linee guida da seguire contro il virus. Ad esprimere i dubbi e i crucci dei dirigenti scolastici è stata Cristina Costarelli, presidente dell’Associazione Nazionale Presidi (Anp) Lazio, ai microfoni di Fanpage.it.

Secondo la Costarelli, che è anche preside del liceo Newton della Capitale, le linee guida sono eccessivamente morbide, visti i comunque ancora numerosi contagi da Covid-19. Sembra sì essere tornata la normalità, ma lo spettro della pandemia rimane, almeno per ora, presente.

Secondo la presidente ci si sta comportando come se i contagi si fossero azzerati o quasi, cosa che purtroppo ancora non si è verificata. “L’organizzazione è abbastanza semplice: si rientra in classe come se il Covid non ci fosse più. Le indicazioni fanno pensare ad un rientro in una scuola quasi pre Covid. Con le preoccupazioni, però, di un Covid che ancora c’è”. Insomma, secondo Costarelli non si può pensare ad una scuola uguale alla situazione pre Covid.

Come fronteggiare una ripresa dei contagi senza mascherine?

Sul nodo mascherine e la fine dell’obbligo di indossarle la preside ha esposto qualche dubbio: “L’obbligo della mascherina ormai è decaduto: non è più necessario indossarla in classe, ma chi vuole potrà portarla. La indosseranno sicuramente gli e le studenti con fragilità: è l’unico strumento di difesa che rimane a chi ha problemi di salute”.

La Costarelli pensa che sarebbe saggio pensare di indossare i dispositivi di protezione individuale, per prevenire eventuali boom di contagi nel periodo autunnale: “Noi non possiamo richiederla a nessuno, al massimo potremo raccomandarla. Personalmente lo consiglierò, soprattutto all’inizio, in previsione di un momento autunnale di cui non conosciamo l’evoluzione”.

Collegata a tutto ciò è la questione aerazione delle aule, sulla quale c’è più confusione che altro: “Nelle indicazioni sembra che possa bastare l’apertura delle finestre, ma noi sappiamo che le aule scolastiche sono troppo affollate. Qualora si dovesse fronteggiare una ripresa dei contagi, non sappiamo cosa possa succedere senza mascherina e in ambienti con poca areazione”.

“Dal punto di vista organizzativo è più semplice”

La Costarelli ha anche commentato il ritorno in cattedra dei docenti non vaccinati contro il Covid: “Anche da questo punto di vista, liberi tutti. Già dal 15 giugno è stato così: alcuni hanno partecipato anche agli esami di stato. Adesso ritornano pienamente in attività: gli epidemiologi dicono che i problemi restano soprattutto per loro che, non essendo vaccinati, possono incorrere in forme più serie di contagio. Da parte nostra saranno tutti uguali”.

“Fortunatamente saremo alleggeriti da tutte le mansioni che ci hanno richiesto un impegno non indifferente lo scorso anno. Dal punto di vista organizzativo è più semplice, ma restano le preoccupazioni “, ha concluso la presidente dell’Associazione Nazionale Presidi (Anp) Lazio, che pensa che l’unico beneficio da trarre da queste linee guida, per i presidi, è l’assenza dell’obbligo di istituire misure particolari.

Redazione

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