La senatrice dell’Alternativa c’è, Bianca Laura Granato, appena entrati in zona “semestre bianco”, spara cannonate via facebook contro il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. Lo fa, in particolar modo, in riferimento al rientro a scuola con il green pass e al piano sicurezza non ancora noto, ma solo annunciato.
La senatrice Granato, ormai fuoriuscita dal M5S, posta su Facebook un post molto critico sul Ministro dell’Istruzione Bianchi. La senatrice scrive: “Quello che è successo in Islanda non è altro che ciò che avverrà ovunque, qualora non si lavori per far rispettare i protocolli di sicurezza”. Si riferisce all’inerzia del Governo italiano sulle misure di sicurezza da prendere per il rientro a scuola di milioni di studenti italiani, spiegando che in Islanda nonostante l’alta percentuale di vaccinati il contagio corre veloce e le varianti stanno “bucando” i vaccini, costringendo il Governo islandese a chiusure, limitazioni e forme di lockdown.
Il post della senatrice Granato ha come obiettivo la dura critica politica nei confronti del Ministro Bianchi. A tal proposito scrive: “Inutile porre obblighi vaccinali più o meno espliciti, purtroppo le varianti bucano i vaccini e solo il “governo dei peggiori” poteva farsi cogliere del tutto impreparato alla riapertura delle scuole. Siamo al 3 agosto e dal governo non è ancora stato previsto alcun piano per il rientro in sicurezza, tenendo conto che non si può contare sulla copertura immunologica dei vaccini. Bianchi è del tutto inadeguato, lo avevo detto quando fu nominato, e soprattutto non è un tecnico indipendente. È un soggetto politicizzato (10 anni di assessorato all’istruzione per il PD in Emilia Romagna) che sta semplicemente navigando a vista, ma mentre la Azzolina, nonostante la sua solerzia nel predisporre un piano di rientro già a giugno, era fatta bersaglio di ogni sorta di attacchi da parte della stampa di sistema e dal PD, per cui nulla che facesse andava bene, questo signore, che si è distinto solo per indegne sanatorie e per la paralisi delle procedure concorsuali ordinarie dei docenti, onde surrettiziamente, aggirando i limiti costituzionali del 50%, scippare agli aspiranti docenti iscritti alle procedure ordinarie da oltre un anno, anche i posti loro spettanti, viene preservato da ogni attacco, non rendiconta mai sul nulla che fa e si limita a dire che la riapertura delle scuole avverrà in presenza. Per chiudere e tornare in DAD un mese dopo? Tutto questo e molto altro che nessuno dice, in un clima da panem et circenses, è il “buon governo” del premier Draghi e della sua corte dei miracoli…”
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