Attualità

Rientro a scuola il 7 gennaio al 50%, bisogna fare i conti con il contagio

La volontà politica di rientrare a scuola in presenza, anche per la scuola secondaria di II grado, il prossimo 7 gennaio anche solo al 50% degli studenti in presenza, non è sufficiente a garantire che ciò avvenga realmente.

Campania potrebbe rientrare dopo il 15 gennaio

Mentre la Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha ormai predisposto tutto, lasciando l’ultima parola al Ministero della salute e al Ministro Speranza, per la ripresa della didattica in presenza, anche se solo al 50% degli studenti, delle scuole secondarie di II grado a partire dal 7 gennaio 2021, in Campania il Presidente della Regione Vincenzo De Luca considera di riaprire le scuole dopo il 15 gennaio.

Nonostante l’Intesa Stato-Regioni sul rientro a scuola per il prossimo 7 gennaio, il Presidente della Regione Campania ha spiegato che la ripresa delle lezioni scolastiche in presenza dovranno tenere conto delle “valutazioni” relative ai numeri reali del contagio. Tale concetto è stato ribadito dall’assessore regionale Lucia Fortini con delega alla scuola, che ha dichiarato: “Non so ancora quando i ragazzi potranno tornare in presenza, ma escludo che si possa cominciare il 7 gennaio.“

Contagi in aumento percentuale, siamo al 12,8%

Coronavirus, il bollettino di oggi, 26 dicembre, che riguarda tutta Italia, è il seguente: 10.407 nuovi casi e 261 morti. Fatti 81.285 tamponi: il tasso di positività sale al 12,8%. Ieri i nuovi casi sono stati 19.037 con 152.334 tamponi, le vittime 459, la percentuale del rapporto tra positivi e tamponi fatti era del 12,5%, quindi, nonostante le restrizioni imposte dal Governo, la curva sembra continuare a salire decisamente.

Appare chiaro che il rientro a scuola in presenza delle scuole secondarie di II grado, anche se solo al 50%, non potrà non tenere conto anche della situazione epidemiologica a ridosso dell’Epifania.

Docenti che lavorano fuori Regione

Sono tantissimi i docenti che sono rientrati da tempo nelle Regioni di residenza, ma lavorano, molto spesso con incarico annuale oppure anche di ruolo, in altra Regione. Cosa dovranno fare questi docenti per il 7 gennaio 2021? Dovranno tornare nella Regione di servizio per riprendere l’attività in presenza, oppure potranno restare nelle loro residenze e contiìunare con l’attività didattica a distanza?

Per adesso sembra che la linea politica sia quella di una ripresa della didattica in presenza anche per i docenti delle scuole secondarie di II grado, ma i dubbi di un’effettiva ripresa in presenza per il 7 gennaio sono reali e non mancheranno di essere al centro della discussione dei prossimi giorni.

Lucio Ficara

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