Una landa interessata da povertà diretta di beni e servizi, popolata da armamenti e forze militari in ricognizione ed attacco ha portato i cittadini a migrare o spostarsi in aree più sicure, ad Occidente. Le scuole, parte cruciale del tessuto non solo urbano, ma sociale ed intellettuale, sono in sofferenza. Gli edifici distrutti sono – almeno secondo i dati effettivamente disponibili – oltre 3.200: il piazzamento di armi offensive nelle vicinanze da parte di entrambe le forze belligeranti ha trasformato un luogo di apprendimento e di crescita in un triste – e tragico – obiettivo militare dal sapore di disastro umanitario.
I docenti hanno comunque continuato a fare lezione ed organizzare attività didattiche in luoghi alternative: numerose le immagini di docenti in uniforme militare in trincea che, attraverso un misero portatile, davano lezione di storia, matematica ed inglese con il rischio di essere colpiti dall’artiglieria nemica. Il fine del supporto europeo – in questo caso specifico umanitario – mira alla ricostituzione delle fondamenta di un sistema scolastico virtuoso, produttivo ed attento alle esigenze di una popolazione traumatizzata da quasi un biennio di azioni militari, morte e distruzione: occorre ricostruire edifici secondo moderne tecnologie e sistemi di sicurezza, reclutare personale formato e giovane – in modo tale da favorire un ricambio generazionale in linea con gli obiettivi di un sistema da riformare, aggiornare programmi e temi, modernizzandoli e snellendoli ove possibile in modo tale da richiamare la vacante attenzione degli studenti limitando i fenomeni dispersivi in aumento che potrebbero interessarli.
L’Ufficio delle Nazioni Unite per i servizi di progetto (UNOPS) rinnoverà più di 40 scuole in Ucraina. La ristrutturazione sarà attuata come parte di un pacchetto di sostegno più ampio, finanziato dall’Unione Europea. Attraverso questo progetto, l’UE e l’UNOPS mirano a fornire ambienti di apprendimento sicuri e accessibili a più di 20.000 studenti colpiti dalla guerra. I lavori di costruzione del primo lotto di istituti scolastici sono iniziati alla fine di giugno, nell’ambito del progetto Riparazioni scolastiche in Ucraina. A seguito di dettagliate valutazioni di specialisti, otto scuole in tre oblast – Kiev, Karkhov e Chernihiv – sono state proposte per il ripristino immediato. Le riparazioni si concentreranno sulla sostituzione di finestre e porte, riparando i danni relativamente limitati causati dalle onde d’urto dei vicini attacchi missilistici e la ricostruzione di interi edifici quando necessario. “Il nostro obiettivo è ripristinare un senso di normalità e stabilità per i bambini che sono stati colpiti da questa guerra. L’UE è impegnata a stare al fianco dell’Ucraina per ricostruire le scuole, i sogni e il futuro dei suoi bambini”, ha affermato Claudia Amaral, responsabile degli aiuti umanitari dell’UE in Ucraina. Dall’inizio dell’operazione militare russa in Ucraina nel febbraio 2022, il Ministero dell’Istruzione locale ha riferito che 3.328 istituti scolastici in Ucraina sono stati danneggiati, con un impatto sulla vita di milioni di studenti.
Nonostante il conflitto in corso e la minaccia ricorrente di attacchi aerei, il governo ucraino ha adottato un piano per riportare un numero significativo di scuole all’apprendimento in sede a partire da settembre prossimo. Secondo i requisiti recentemente adottati, tutte le strutture educative devono disporre di rifugi con spazio sufficiente per poter operare in sicurezza. “Gli ambienti educativi sicuri sono una delle massime priorità del governo”, ha affermato Oleksandra Azarkhina, viceministro per le comunità, i territori e lo sviluppo delle infrastrutture dell’Ucraina. “Abbiamo già avviato il recupero e la ricostruzione delle scuole danneggiate, nonché la costruzione di nuove. Al centro di questi sforzi c’è il Fondo per l’eliminazione delle conseguenze dell’aggressione armata: 65 scuole secondarie ne hanno ricevuto finanziamenti”, ha aggiunto. Anche nel Belpaese, grazie ai fondi del PNRR finalmente istituiti e costituiti in termini di fini di spesa, saranno realizzate 220 scuole innovative con strumenti didattico-tecnologici all’avanguardia da Nord a Sud.
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