Attualità

Rientro a scuola, la metà degli studenti teme contagi

Oltre 7 studenti su 10 si dicono felici del ritorno scuola, ma per 5 su 10 il sentimento positivo deve fare i conti con le preoccupazioni per i contagi da Covid-19: i dati sono emersi da un sondaggio condotto da ScuolaZoo, su un campione di 3 mila studenti delle scuole superiori, dal quale emerge un sostanziale disinteresse per le dichiarazioni rasserenanti della ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina proprio sul ritorno a scuola subito dopo l’Epifania, come previsto dall’ultimo Dpcm.

I motivi delle paure

Rispondendo alla domanda “Come stai vivendo il rientro a scuola?”, il prossimo 7 gennaio, nella metà degli studenti che hanno espresso il loro parere serpeggia il timore di essere contagiati e di contagiare i propri cari.

Le maggiori paure e timori – sempre tra gli studenti – sono giustificati con i contatti ravvicinati nelle aule scolastiche, che preoccupano meno di 2 studenti su 10, ma soprattutto per gli assembramenti sui mezzi pubblici (4 studenti su 10) e per il ritorno alle verifiche e alle interrogazioni dal vivo (3 studenti su 10).

I momenti d’incontro

Quello che è mancato di più in questi mesi è la separazione scuola-casa, come dichiarato da 2 studenti su 10, ma soprattutto la presenza dei compagni di classe a ricreazione o all’ingresso e all’uscita, lo pensano 6 studenti su 10.

Il desiderio di incontro e condivisione sta diventando sempre maggiore, a dispetto di chi sostiene che i giovani sono sempre più individualisti: agli studenti mancano, in particolar modo, ricreazioni e delle chiacchierate in presenza, insieme ai propri compagni.

Incontri da casa

Oltre alle assemblee d’istituto online, svolte da 4 studenti su 10 tra quelli coinvolti nel sondaggio, gli intervistati hanno dichiarato di aver organizzato ricreazioni on line, sessioni di studio e ripasso di gruppo e addirittura compleanni festeggiati su google meet.

“Il sondaggio – ha detto Francesco Marinelli, direttore editoriale di ScuolaZoo – conferma quello che abbiamo visto in questi mesi: la scuola in presenza manca tantissimo ai ragazzi, ma proprio questa”.

Alessandro Giuliani

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