La regione Lazio è tra quelle di fascia arancione in cui i ragazzi delle superiori tornano in presenza oggi 18 gennaio, adeguandosi non solo alle indicazioni ministeriali ma anche a quelle del CTS che si è riunito ieri d’urgenza ribadendo, a fine riunione, il sì al rientro a scuola.
Ma le criticità legate alla incidenza dei contagi non sono del tutto risolte nel Lazio, come spieghiamo in un articolo precedente, e dunque c’è una parte della società civile che dissente rispetto al ritorno.
Nel Lazio, passata da zona gialla ad arancione, i focolai sono in aumento. “Il valore Rt è a 1.1 con incidenza a 14 giorni pari a 374 per 100 mila abitanti”, ha detto l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato.
A partire da queste considerazioni il gruppo Voce degli studenti a Latina ha annunciato per oggi lo sciopero “per rifiutare un rientro che non garantisce la sicurezza e che mette in grave difficoltà studenti e insegnanti, soprattutto i pendolari – spiegano i rappresentanti del gruppo attraverso una nota -. “Ci hanno tenuto in DaD mentre ci trovavamo in zona gialla, costringendoci ad una didattica mutilata, e pretendono di riaprire le scuole ora che la situazione si è aggravata, subito dopo le feste, con un grande rialzo dei contagi e quasi tutte le regioni in zona arancione o rossa”.
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