L’unità oraria può essere flessibile, quindi durare meno di un’ora, per una più efficace organizzazione delle attività didattiche, ma non si perderà neanche un minuto del monte orario previsto.
A metterlo nero su bianco è proprio il Ministero dell’Istruzione, che con la faq n. 10, pubblicata sulla pagina Rientriamo a scuola, risponde alla domanda: “Le lezioni dureranno sempre 60 minuti?”
In realtà, precisa sempre il M.I., la riduzione dell’unità oraria non è una novità, in quanto è già adottata in molte scuole, poiché prevista da più di venti anni dal Regolamento sull’Autonomia scolastica.
È vero che si entrerà a scuola alle 7?
A quest’altra domanda risponde negativamente sempre il Ministero con la faq n. 11. “A meno che, nel caso dei più piccoli, non sia previsto un servizio di pre-scuola a cui le famiglie decidano di aderire” precisa.
Nel caso dei più grandi invece saranno le scuole ad organizzare gli ingressi per evitare assembramenti, ma sempre tenendo conto delle esigenze delle famiglie e degli studenti.
E i servizi di pre e post scuola?
Questi servizi resteranno, precisa il M.I. con la faq 17, rispettando le indicazioni organizzative generali, come per esempio la necessità di avere attività strutturate per gruppi/sezioni stabili, con i medesimi adulti di riferimento e nel rispetto delle regole previste per la riduzione del contagio.