Cara Azzolina…
Diritto si all’istruzione, ma anche alla crescita personale, al confronto con i coetanei e con persone adulte diverse dai famigliari (insegnanti)… É il primo passo per imparare a “stare al mondo” e voi, con la vostra proposta, negate i ragazzi di questa possibilità!
Giusto dimezzare le classi! E visto che abbiamo 5 mesi prima di ripartire perché non utilizzare le tantissime strutture italiane, presenti in tutta Italia, lasciate abbandonate e inutilizzate?? Creare aule in questi spazi in modo che tutti abbiano la possibilità di frequentare e apprendere, provando emozioni…
Si, EMOZIONI che davanti a uno schermo svaniscono e che non tornano più.
Facile pensare che la didattica a distanza funzioni… Funziona in base a cosa? In base a chi? Ai genitori che tornati a casa dal lavoro si mettono a fare da insegnanti e a fare gli ispettori su quello che i figli hanno capito o non capito fatto o non fatto?
Non neghi alle nuove generazioni quello che Lei e tutti noi abbiamo sperimentato, avrebbe sulla coscienza una generazione di falliti, incapaci di rapportarsi con i propri simili, cresciuti senza sentimenti e incapaci di provarli e trasmetterli.
La tecnologia è già troppo presente fra i ragazzi e i bambini… Occorre tornare un po’ alle origini per non farli diventare degli AUTOMI (o forse è a questo che la politica mira?!)
Oltre a risolvere il “problema” scuola risolverebbe anche tutti gli abbandoni e sprechi edilizi che ci sono stati in questi anni e aumenterebbe pure il lavoro, sistemando tutti quegli insegnanti precari che avrebbero finalmente un loro ruolo….
Claudine Guarnieri
moglie, mamma di due ragazzini e lavoratrice dipendente