All’interno della coalizione che sostiene il Governo Conte bis ci sono posizioni diverse sulla riapertura delle scuole a partire dal 14 settembre. Per la Senatrice Tiziana Drago del Movimento 5 Stelle, che abbiamo avuto l’opportunità di intervistare, non è pensabile riaprire le scuole in piena sicurezza già a partire dal prossimo 14 settembre.
Abbiamo chiesto alla Senatrice Tiziana Drago (M5S) cosa ne pensasse della riapertura della scuola, nelle condizioni di mancanza di sicurezza denunciate da molti Dirigenti scolastici, già dal prossimo 14 settembre.
” Io ritengo che per il 14 settembre la scuola non possa riaprire. Da mie esperienze indirette ho appreso che nell’ambito delle forze armate coloro i quali si sono trovati a svolgere servizio all’estero, al rientro in Italia, prima di riprendere servizio, sono stati sottoposti alla quarantena obbligatoria e poi all’esame seriologico e del tampone per avere sicurezza di non essere positivi. Adotterei la stessa procedura per tutto il personale Ata, docente e ovviamente anche gli studenti, obbligandoli prima del rientro a scuola alla quarantena e agli esami seriologici. In buona sostanza per effettuare un rientro in piena sicurezza servirebbero, a partire dal 13 settembre, almeno altri 17 giorni per garantire un rientro di tutti tra i banchi di scuola con uno stato di salute assolutamente controllato. In sostanza l’avvio delle lezioni dovrebbe cosi partire dall’1 ottobre con una certificazione da parte di tutto il personale e gli studenti della quarantena eseguita e dei test seriologici fatti.”
Un’altra domanda che abbiamo rivolto alla Senatrice Drago è quella riferita ai costi dei test seriologici. Chi si accollerebbe il costo di tutti questi controlli sanitari?
“Il costo dovrebbe essere a carico del Ministero dell’Istruzione, dirottando magari i fondi disponibili a questa procedura di prevenzione rivolta sia a docenti, personale Ata e studenti. Il tempo necessario per effettuare tutta questa procedura preventiva, potrebbe essere utilizzato per fare tutte le operazioni di mobilità annuale, di assunzioni in ruolo e di incarichi e supplenze per l’anno scolastico 2020/2021”.
Alla Senatrice Drago abbiamo chiesto cosa pensa sulla questione del lavoro agile e della DaD?
” Bisogna pensare ad una variazione del Dl agosto che di fatto elimina il lavoro agile, in modo da reiterare la possibilità di utilizzare il lavoro agile e la didattica a distanza da attivare per il mese di settembre in attesa del rientro in presenza in piena sicurezza”.
Laddove le scuole hanno problemi di spazi, quale soluzione suggerisce per garantire il distanziamento?
” Per garantire spazi più adeguati, anche per lo sdoppiamento di classi, bisognerebbe dare ai Dirigenti scolastici la possivilità di stipulare con le scuole paritarie una convenzione per l’utilizzo dei locali di queste scuole che sono concepiti come spazi didattici, adeguati alla normativa sulla sicurezza e idonei per svolgere attività di insegnamento. Sarebbero locali disponibili , con bagni a norma e mense a norma, urilizzabili per garantire il distanziamento sociale. Il distanziamento è un atto dovuto e bisogna mantenerlo, dobbiamo uscire dai condizionamenti ideologici di chi pensa che in un momento emergenziale le scuole paritarie, che tra l’altro hanno ricevuto dei fondi dallo Stato, non possano stipulare convenzioni con le scuole pubbliche”.
Per concludere l’intevista alla Senatrice Drago (M5S), chiediamo cosa dovrebbe essere fatto se durante le lezioni un alunno dovesse avere i sintomi del contagio?
” Trovo una buona idea quella proposta da ANP che chiede di adibire uno spazio o un’aula della scuola in cui fare stare gli studenti che presentano sintomi di malessere. All’arrivo del genitore bisognerebbe avviare tutta la procedura sanitaria del caso con conseguente periodo di quarantena e verificare immediatamente la condizione di salute degli studenti del gruppo classe, attivare i protocolli richiesti a tutti i cittadini che incorrono in questo problema.”
Per garantire la stabilizzazione dei precari avrebbe, in questa fase di emergenza, fatto un concorso per soli titoli e servizi?
” Si avrei operato, proprio per la delicata fase dell’emergenze, con un concorso per soli titoli e servizi, facendo svolgere un anno di prova selettivo e serio, magari con esame in itinere. Per velocizzare e avere i docenti in cattedra da subito, avrei agito con un concorso per titoli e servizi con eventuale selezione a posteriori”.
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