Il senatore e leader di Italia Viva, Matteo Renzi, torna a parlare della riapertura scuole e, pur mostrandosi positivo, recrimina sulle tempistiche con cui si sono svolti gli interventi per adeguare le scuole in vista della ripartenza.
“Aver riportato i ragazzi a scuola, naturalmente anche con tutte le incertezze e i dubbi che ci sono, è un fatto molto positivo”, dice l’ex premier a SkyTg24, che però non nasconde la sua contrarietà sulla tempistica, molto stretta, che sta caratterizzando il rientro in classe: “Io avevo chiesto di intervenire prima e mi hanno attaccato come spesso accade. Era quello il momento di fare i lavori nelle scuole, quando c’era il lockdown, perché si poteva dare il miliardo di euro, che è andato nella cassa integrazione, alle piccole e medie imprese per rifare le classi in quel momento. Ormai è andata. Oggi ha ragione Conte quando dice che nessuno ha la bacchetta magica, si sono fatti dei passi in avanti anche se non come avremmo voluto“
Secondo il “padre” della Buona Scuola, gli interventi di edilizia scolastica dovevano essere più massicci e mirati. Magari evitando i famosi banchi innovativi con le rotelle: “Sono stati messi dei soldi, il punto è che dobbiamo metterli in modo che servano. Io, ad esempio, al posto dei banchi a rotelle avrei fatto dei lavori di edilizia scolastica, i test sierologici e la presenza dei medici in classe, ma si è scelta la strada dei banchi a rotelle“.
Infine Renzi lancia un messaggio che ha il sapore del vero e proprio consiglio alla Ministra Azzolina: “Potrebbe fare una cosa seria, tra le tante che stanno facendo, che è quella di rimettere in moto l’unità di missione dell’edilizia scolastica che il governo populista ha cancellato nel 2018 e che aveva portato alla creazione di tante nuove scuole che anche in questi giorni verranno inaugurate”.
Tuttavia, non è un mistero che il futuro di Lucia Azzolina viale Trastevere possa essere legato a doppio filo con il ritorno a scuola. Lo stesso Matteo Renzi, pochi giorni fa, lo aveva lasciato intendere: Nonostante abbia precisato che sarebbe prematuro pensare già ora ad un “rimpasto” autunnale, Renzi non ha nascosto che il rientro in classe potrebbe anche essere decisivo: “io ora non mi metto a discutere di Azzolina, dopo faremo una verifica con le altre forze della maggioranza se le cose hanno funzionato e lo faremo nelle sedi opportune, in Parlamento. Oggi diamo priorità ai ragazzi”.
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