Del rientro in classe, dell’ipotesi Dad per gli alunni non vaccinati e delle misure a scuola, ha parlato al Tg4 Mario Rusconi dell’Associazione Nazionale Presidi:
“Noi sappiamo che probabilmente un 7-8% del personale della scuola fra insegnanti e impiegati non sono vaccinati. Sembrerebbe una percentuale bassa, teniamo presente che però va parametrata a un milione di persone, quindi siamo con decine di migliaia di persone ancora non vaccinate. Il problema si pone per quegli insegnanti che non potranno entrare in classe (c’è già una disposizione) e sostituirli non sarà molto facile soprattutto per le materie scientifiche nelle scuole medie e superiori. Per quanto riguarda invece il problema dei bambini e dei ragazzi, già una sorta di Green pass obbligatorio per i ragazzi delle superiori c’è perché non possono prendere i mezzi pubblici se non hanno il Green pass e questo è già qualcosa che pone delle limitazioni alla loro circolazione”.
“Il problema grande che abbiamo sono i bambini più piccoli, molti dei quali non sono vaccinati ma teniamo presente che l’infezione nella scuola non è generata dalla scuola stessa. A scuola gli insegnanti, gli impiegati mantengono tutte le condizioni profilattiche previste dal Comitato Tecnico Scientifico (distanziamento, mascherine), il problema è che vengono portate dall’esterno della scuola, basti pensare a cosa è successo in questo periodo di assembramenti. Se ci sono dei bambini o dei ragazzi che hanno contratto il virus, noi avevamo chiesto che ci fosse uno screening a tappeto con dei tamponi (c’erano stati promessi dal ministero della Salute, dagli assessorati delle Regioni, adesso dall’esercito) ma purtroppo ancora non abbiamo visto molto di concreto”.
“Potremmo chiedere che per tutti i bambini e per tutti i ragazzi che stanno a scuola sia stabilito l’uso della mascherina Ffp2 che già noi adulti dobbiamo portare quando si va all’esterno o in locali chiusi”.
“Sono anche io contrario al fatto che si possa estendere la Dad a bambini e ragazzi non vaccinati – afferma Rusconi – la Dad è un salvagente che va adoperato in momenti molto particolari, non possiamo distruggere gli aspetti formativi dello stare in classe tutti assieme. Immagini in una classe di scuola primaria bambini di 8 anni, su 20, 12 stanno a casa perché non vaccinati, 8 stanno in classe. Vorrebbe dire distruggere l’unità della classe dal punto di vista formativo. Prendiamo poi esempio da quello che fanno altri Paesi che cercano di fare in modo che i ragazzi possano stare in classe”.
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