La Lega continua la sua opera demolitiva verso la ministra dell’Istruzione. Prima presenta un ddl (Atto Senato 1920), a prima firma del senatore Mario Pittoni, responsabile Scuola Lega e vice presidente della commissione Cultura, che annuncia: “sarà la madre di tutte le battaglie della Lega e auspico dell’intero centrodestra per i docenti precari e gli insegnanti in generale, contro un governo che i problemi li crea invece di risolverli”. Poi, con il suo leader Matteo Salvini si scaglia in modo scomposto verso Lucia Azzolina.
Durante un comizio a Marina di Cecina, il vice-premier dello scorso Governo ha detto che “non abbiamo un ministro della scuola, abbiamo una persona che ha dei problemi: vorrei comprarle un banco con le rotelle e farle fare un giro sul lungomare. Ho due figli e a un mese dall’inizio della scuola non sappiamo ancora quante ore andranno in scuola, se andranno a scuola in classe, al cinema, al ristorante. Un paese che non si occupa dei suoi studenti è un paese morto”.
Poco prima, sempre Salvini aveva detto che “Azzolina che rassicura i presidi è come Bonafede che negava le scarcerazioni. Ci ritroviamo un ministro incapace che scarica tutto su presidi e insegnanti. Con questo governo inadatto, abbiamo i criminali a casa e avremo i dirigenti scolastici in tribunale”.
E ancora, a La Spezia per un comizio elettorale, il leader leghista ha detto che “non si capisce perché in Svizzera i bambini siano già a scuola senza mascherina e qui dovranno vedersela con banchi con le rotelle e plexiglass. Se è così io mia figlia a scuola non la mando”.
“Banchi con le rotelle? Noi abbiamo un ministro con le rotelle nel cervello. Poi i bambini vengono su come la Azzolina“, ha sentenziato ancora Salvini parlando della titolare del MI.
Da parte sua, la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha tenuto a dire, al Tg1, che non c’è “nessun rischio per l’apertura dell’anno scolastico” e che “abbiamo il dovere morale di riaprire: è una priorità assoluta del governo. Certamente è una operazione complessa ma siamo più pronti rispetto a quando la pandemia è scoppiata”.
Azzolina ha anche confermato che “spetta ai genitori, prima di uscire di casa”, misurare la temperatura ai ragazzi: “immaginiamo cosa accadrebbe se un ragazzo con la febbre, potenzialmente positivo, prendesse l’autobus o si fermasse in fila davanti a scuola in attesa di misurare la temperatura. Bisogna controllare prima. Rafforzeremo comunque il rapporto Scuola-Sistema sanitario. Ci saranno referenti nei presidi medici territoriali che supporteranno le scuole per la gestione degli aspetti sanitari”.
La responsabile del MI ha quindi confermato, a proposito delle rimostranze dei presidi per l’avvio dell’anno scolastico, che “non lasciamo soli i dirigenti scolastici: abbiamo anche attivato un help desk”.
Intervista da Oggi, Azzolina ha ricordato che è stato anche “siglato un Protocollo con i sindacati pochi giorni fa che dà le prime importanti indicazioni su cosa fare in caso qualcuno mostri sintomi che possano far pensare al Covid. Con l’Istituto superiore di sanità e il Ministero della Salute stiamo pubblicando un documento per dare un pacchetto di indicazioni complete”.
La titolare del dicastero di Viale Trastevere ha quindi ricordato che l’App Immuni è stata indicata “anche dal Comitato Tecnico Scientifico. È un ottimo strumento per tracciare i contagi e quindi per agire in maniera tempestiva e circoscritta, senza rischi per la privacy”.
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