Sulla ripresa delle lezioni il 7 (o il 10) gennaio dubbi e polemiche abbondano e ancora non è chiaro che cosa accadrà nei prossimi giorni anche se il Governo continua a rassicurare le famiglie.
Sull’argomento abbiamo sentito il responsabile del Gruppo Scuola Bene Comune, Libero Tassella
Fra pochi giorni le scuole riaprono. Cosa ne pensa il gruppo di Scuola Bene Comune, molto attivo nei social?
Se la scuola riapre in queste condizioni, cioè nella condizione in cui è stata chiusa poco prima di Natale, allora i positivi salteranno a 150mila almeno.
La scuola non può riaprire a gennaio. Va riaperta a febbraio e con sistemi di ricambio d’aria già installati. Non si deve perdere altro tempo.
Si poteva fare qualcosa di più o di meglio?
Per esempio non è stato risolto il problema del sovraffollamento nelle aule e quest’anno non si sono potute neppure divise le classi numerose per l’emergenza, mentre il metro di distanza tra le rime buccali è una semplice astrazione, impossibile da realizzare in concreto, peraltro è solo raccomandata, il ricambio d’aria per due anni con Azzolina e con Bianchi si è risolto con finestre e porte aperte.
E che dire poi delle entrate e delle uscite anticipate o posticipate non realizzate, dei tamponi mai effettuati nelle scuole, delle regole definite con organizzazioni sindacali e poi mai applicate e della sottovalutazione dei rischi.
Ma voi che posizione avete sui vaccini?
Noi siamo pro vaccini e riteniamo che si debba ricorrere alla dad solo in caso di estrema necessità. Ma i vaccini, pur necessari, non sono purtroppo sufficienti da soli, sottolineo da soli, a risolvere il problema.
Per quanto riguarda la DAD, sono perfettamente consapevole che ha dei limiti significativi, ma se sarà necessario bisognerà fare ad essa ricorso.
Che soluzione proponete?
Per noi ci vuole uno stop di almeno un mese per la scuola in presenza e per le superiori forse ancora di più, vista la drammatica situazione dei trasporti pubblici; inoltre bisogna cercare di mettere in atto, nel frattempo, tutti i sistemi di sicurezza possibili in quanto, in due anni, non si è fatto nulla per la Scuola. Anche in pandemia la scuola è stata considerata una spesa da contenere, lo dicono a chiare lettere la legge di bilancio 2021 e ancor più la legge di bilancio 2022 recentemente approvata alla Camera.
Inoltre oggi per riaprire le scuole occorrono gli impianti di ventilazione forzata, impianti che non possono essere considerati un optional ma che sono necessari, indispensabili.
In questo mese bisogna impiantarli e servono 400/500 milioni, ma ci chiediamo se c’è la volontà politica di farlo?
La variante omicron sta complicando tutto
Tutti ci ammaleremo di Covid nella sua mutazione Omicron, e ne faranno le spese i non vaccinati o i vaccinati solo parzialmente, ma è compito di tutti noi creare le condizioni per contenere la pandemia, non farlo è da criminali, perché come sapete le strade contro il virus sono purtroppo solo due: il vaccino e il lockdown; ma la seconda soluzione non possiamo permettercela o lo possiamo fare solo per periodi molto brevi.
Con la variante omicron il vaccino da solo non basta. Mettere in quarantena i soli vaccinati, come hanno deciso, è un errore madornale, anzi significa favorire la diffusione del virus che, con l’apertura delle scuole, avrà un repentino quanto grande balzo in avanti, come tutti sanno ma nessuno ha il coraggio di dire, prevalendo gli interessi economici sulla salute delle cittadine e dei cittadini.
Sul piano politico come valutate la situazione?
Malgrado l’ostentata sicurezza del Governo, a noi di SBC la situazione pare ormai fuori controllo; l’attuale Ministro, che nulla ha fatto (si veda per esempio la vergogna dell’organico Covid non assicurato da settembre a giugno), dovrebbe chiedere scusa e dimettersi.
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